L’intelligenza misurata ad 11 anni può predire che anziani saremo. È quanto emerge da una ricerca durata 25 anni ed effettuata da due studiosi dell’Università di Edinburgo.
Chi non si tormenta con la curiosità di sapere che tipo di anziano sarà? Secondo una ricerca scozzese una risposta a questo interrogativo esiste e si può ritrovare nell’infanzia e in particolare nei test in grado di valutare l'intelligenza che si fanno già ad 11 anni.
Così i due ricercatori Ian Deary e Simon Cox dell’Università di Edimburgo, hanno compreso, grazie ad uno studio decennale, che la mente degli adulti di oggi e il suo declino di domani, è strettamente collegata a che bambini sono stati.
Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica "Genomic Psychiatry" è una vera e propria rivoluzione, in grado di poter garantire a tutti i bambini il giusto livello di istruzione e dunque una vita più sana e lunga.
Il bambino che sei stato predice l’anziano che sarai
Lo studio svolto dai ricercatori scozzesi Cox e Deary è durato 25 anni e ha preso in considerazione i dati relativi all'invecchiamento cerebrale di 550 individui che nel 1999 avevano spento la loro 79esima candelina e 1091 persone che nel 2004 avevano appena compiuto settant’anni.
Tutte le persone che hanno preso parte all’esperimento avevano svolto, all’età di 11 anni, un test per misurare la propria intelligenza infantile. Alle stesse persone è stato chiesto di ripetere il test al compimento di sessant’anni, settant’anni e ottant’anni. Il risultato è stato sorprendente, le variazioni erano di appena 0.7 riguardo al punteggio realizzato in giovanissima età. Questa scoperta, spiegano i due studiosi, è molto importante: “È affascinante che dopo 7 decenni la differenza tra i punteggi ottenuti ad 11 anni e in età avanzata sia minima, perché ciò significa che poco meno della metà della varianza dell’intelligenza in età avanzata era già presente da bambini”.
Di conseguenza, continuano gli studiosi, l’intelligenza dei bambini può essere un predittore, molto forte, delle capacità cognitive in età avanzata, in breve può rivelare che anziani saremo. “I bimbi che secondo i risultati dei test erano i più intelligenti all’età di 11 anni, si dimostravano essere anziani più in forma, più sani, più intellettualmente e socialmente impegnati”. In ultimo, ma non per importanza, un bambino più intelligente dei coetanei è in grado, secondo i risultati forniti dalla ricerca, di vivere più a lungo.
Ovviamente rimangono estremamente importanti le abitudini quotidiane quando si parla di declino cognitivo da adulti e i ricercatori specificano che non c’è test dell’infanzia che tenga dinnanzi ad una vita in cui fumo, sedentarietà, abitudine a mangiare cibo spazzatura o ultra processato hanno avuto la meglio. Senza dimenticare alcuni fattori genetici che ci differenziano gli uni gli altri.
I bambini più intelligenti vivono più a lungo
Scoprire che il bambino che si è stati, l’intelligenza sviluppata, strettamente legata dunque alla possibilità di aver avuto accesso all’istruzione fin da piccolissimi, sia un predittore della longevità, permette, secondo gli studiosi, di agire tempestivamente modificando ciò che potrebbe rendere più rapido il declino cognitivo e dunque più breve la vita.
“Abbiamo capito che molte cose che spesso si suppongono essere le cause del declino cognitivo e che si scoprono solo in età avanzata, in realtà sono il risultato di una differenza cognitiva, rispetto agli altri individui, iniziata da bambini” hanno rivelato i due studiosi, che si augurano dunque percorsi di studi e possibilità educative sempre più eque per tutti i bambini.