Ai nerazzurri basta il rigore di Calhanoglu per mettere in cascina altri 3 punti contro i londinesi: oltre al turco, bella partita di Sommer, Dumfries e Taremi. Troppo prevedibile e lento il gioco degli inglesi
L’Inter non brilla ma riesce a piegare l’Arsenal e portare a casa altri tre punti pesanti in Champions League. L’undici di Inzaghi parte forte, colpendo due traverse con Dumfries e Taremi ma dopo un quarto d’ora cede campo ai Gunners, che costringono i nerazzurri ad arretrare. Nel recupero, il fallo di mano di Merino manda sul dischetto Calhanoglu, che è come sempre spietato. La ripresa vive principalmente dell’assedio dei londinesi che sfiorano più volte il pareggio con Havertz e Gabriel Jesus, trovando però un attentissimo Sommer. Vediamo come si sono comportati i protagonisti di Inter-Arsenal nelle nostre pagelle.
INTER (3-5-2)
Yann Sommer 7 – Preciso e coraggioso nelle uscite, anche quando un po’ spericolate come quella che al 29’ gli fa travolgere Merino. Spettacolare la sua parata sul tiro a giro di Havertz.
Benjamin Pavard 6 – Non fa le buche per terra ma è attento nell’annullare i problematici avanti dei londinesi. Molto preciso nella ripresa, quando l’Inter scende in trincea.
Stefan De Vrij 5,5 – Temiamo che Saka se lo sognerà per un pezzo. Non è perfetto ma non concede troppe palle giocabili agli avversari, specialmente nel finale di partita.
Yann Bisseck 6,5 – Se in difesa è un po’ ruvido, quando ha spazio per scatenare la sua corsa è sempre un problema per i Gunners. Nella ripresa mette due chiusure importantissime.
Denzel Dumfries 7 – Più gioca, più prende coraggio. Dopo la sfortunata traversa prova ad approfittare dei lanci di Lautaro ma è sempre marcato. Spesso provvidenziale in difesa, avercene.
Niccolò Frattesi 5 – Partita non convincente quella dell’azzurro, che, alle volte, sembra non sapere bene cosa deve combinare in campo.
Dal 61’ Henrikh Mkhitaryan 6 – Uno con la sua esperienza è sempre utile: riesce a dare una mano in un momento molto difficile dell’Inter.
Hakan Calhanoglu 7 – La forma non è ancora quella dei giorni migliori ma nell’affollata mediana dell’Arsenal non sfigura troppo. Cecchino dal dischetto ma non è una novità di sicuro.
Dal 71’ Kristjian Asllani 6 – Difendere non è il suo mestiere ma, visto il momento complicato dell’Inter, riesce a dare una mano specialmente sulla sua fascia.
Piotr Zielinski 6 – Deve ancora abituarsi alla nuova posizione in campo: la regolarità non c’è ancora ma ogni tanto mette giocate degne del suo pedigree.
Dal 61’ Nicolò Barella 6 – Con l’Inter in trincea ha poche occasioni per dimostrare quello di cui è capace davvero. Quando c’è da soffrire non si tira mai indietro.
Matteo Darmian 5,5 – Quando non si fa largo in avanti, rientra come laterale aggiunto. Meglio così, visto che non sembra molto brillante stasera.
Mehdi Taremi 6,5 – Fatica a trovare spazio ma con l’Arsenal è quasi scontato. La palla buona arriva alla mezz’ora, quando prende la traversa. Comunque utile alla causa, anche in difesa.
Dal 78’ Federico Dimarco s.v.
Lautaro Martinez 6,5 – Un po’ nervoso, si becca subito con l’arbitro rimediando un giallo. Poche palle giocabili, rimedia fornendo buoni assist ai compagni.
Dal 61’ Marcus Thuram 5 – Non un impatto ideale il suo, a conferma di uno stato di forma precaria. Non riesce a far salire la squadra per sfuggire all’assedio.
Simone Inzaghi 6 – Coraggiosa la scelta di provare il duo Taremi-Lautaro proprio contro i Gunners. I nerazzurri aggrediscono subito ma passano solo nel recupero su rigore. Nella ripresa i cambi hanno il merito di evitare che l’Arsenal prenda del tutto il sopravvento.
ARSENAL (4-3-3)
David Raya 6 – Graziato dalla traversa e dall’attenta difesa nerazzurra: incolpevole sul rigore dello specialista Calhanoglu.
Ben White 5 – Sottotono rispetto a qualche settimana fa, piuttosto macchinoso e lento; stasera non gli riescono nemmeno le cose semplici.
William Saliba 6 – Si fa perdonare qualche imprecisione difensiva con il quasi gol di testa al 48’. Partita comunque non del tutto convincente la sua.
Bruno Magalhaes 6 – Non si vede molto, il che è allo stesso tempo un bene e un male.
Jurrien Timber 6 – Preciso in difesa, efficace in avanti nel fornire buoni cross ma solo in maniera sporadica, visto che gli avanti interisti lo tengono sulle spine.
Dall’81’ Oleksandr Zinchenko s.v.
Kai Havertz 6 – Il giocatore più fantasioso dei Gunners era tra i più temuti della vigilia ma si vede poco nel primo tempo. La qualità non gli manca ma Sommer gli dice di no.
Dal 90+2’ Martin Odegaard s.v.
Thomas Partey 6 – Il centrocampista ghanese alterna belle giocate a palloni persi sanguinosi. Molto meglio nel secondo tempo, quando l’Arsenal si mette a giocare sul serio.
Mikel Merino 5,5 – Quando è in avanti, la difesa nerazzurra lo contiene discretamente. Grave la disattenzione che causa il fallo di mano che si traduce nell’1-0.
Dal 45’ Gabriel Jesus 6 – Molto più propositivo e voglioso dello spagnolo, sfiora più volte il pareggio ma non trova mai lo spiraglio giusto per colpire.
Bukayo Saka 6,5 – Il centrocampista inglese è sempre il più pericoloso e sulla fascia si fa vivo spesso e volentieri. Peccato sia quasi l’unico a giocare con intensità e grinta.
Leandro Trossard 5 – Quando l’Arsenal si sveglia, sembra in grado di fare la differenza ma è un fuoco di paglia. Nella ripresa prova a farsi vivo, senza combinare moltissimo.
Dall’81’ Ethan Nwaneri s.v.
Gabriel Martinelli 6,5 – Appena prende le misure alla difesa nerazzurra, torna la mina vagante temuta da molti alla vigilia. Lo senti nominare ogni 15 secondi: non è un caso.
Mikel Arteta 6 – Non bellissimo l’Arsenal, che parte al rallentatore. Prima soffre molto, poi inizia a macinare il suo gioco.
Buona la reazione dopo il rigore ma, contro una difesa come quella dell’Inter, servirebbe più fantasia e determinazione.
Istvan Kovacs 5 (arbitro) – Pochi dubbi sul rigore, molti di più sul metro usato nell’estrarre i cartellini. Le ammonizioni doppie, ad esempio, lasciano un attimo interdetti.