Manovra, arriva l’Ires premiale e il bonus elettrodomestici

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Manovra, arriva l’Ires premiale e il bonus elettrodomestici

Il governo ha depositato in commissione Bilancio alla Camera un pacchetto di emendamenti alla manovra. Ecco le principali novità.

Ires premiale

Le imprese che accantonano l’80% degli utili annuali potranno beneficiare di una riduzione di 4 punti percentuali sull’Ires, a patto che almeno il 30% degli utili accantonati (per un minimo di 20mila euro) sia destinato all’acquisto di beni strumentali per strutture produttive in Italia. Per accedere all’agevolazione, le aziende devono:

  • Assumere lavoratori a tempo indeterminato in misura pari ad almeno l’1% del totale medio dei dipendenti nel 2024.
  • Non ricorrere alla cassa integrazione.
  • Garantire che il numero di unità lavorative annue non diminuisca rispetto alla media degli ultimi tre anni.

Le imprese perderanno l’agevolazione in caso di distribuzione degli utili accantonati entro due esercizi o se i beni acquistati saranno destinati all’estero entro cinque anni. La misura esclude le società in liquidazione ordinaria o in procedure concorsuali.

Bonus elettrodomestici

Per il 2025 è previsto un contributo destinato agli utenti finali per l’acquisto di elettrodomestici di elevata efficienza energetica, con una classificazione non inferiore alla nuova classe B, prodotti in Europa. Il contributo è vincolato al contestuale smaltimento dell’elettrodomestico sostituito.

  • Importo del contributo: fino al 30% del costo di acquisto e comunque non oltre 100 euro per ciascun elettrodomestico.
  • Isee basso: il contributo è elevato a 200 euro per famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro.
  • Ogni nucleo familiare potrà beneficiare del contributo per l’acquisto di un solo elettrodomestico.

Tassa sulle criptovalute: revisione delle aliquote

Dal 2025, l’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze da cripto-attività sarà pari al 26%, con un aumento al 33% nel 2026. Questa misura abbassa il livello di tassazione inizialmente previsto al 42% dalla legge di Bilancio. Le nuove aliquote si applicheranno a tutte le plusvalenze, senza la soglia minima di 2mila euro.

Aumenti delle tasse sulle scommesse

Dal 1° gennaio 2025, l’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse subirà lievi incrementi:

  • Scommesse sportive su rete fisica: dal 20% al 20,5%.
  • Scommesse a distanza: dal 24% al 24,5%.
  • Eventi simulati (virtual race): dal 22% al 24,5%.

Le entrate non saranno destinate specificamente alla ristrutturazione degli stadi, ma confluiranno nella fiscalità generale.

Web tax solo per i colossi della rete

La web tax al 3% sarà limitata ai giganti del web con ricavi annui superiori a 750 milioni di euro a livello globale, rivedendo la precedente ipotesi che estendeva la misura anche alle piccole imprese digitali.

Fondi per scuole paritarie e alunni con disabilità

Previsto un incremento del contributo per le scuole paritarie che accolgono studenti con disabilità pari a 50 milioni di euro nel 2025 e a 10 milioni a partire dal 2026.

Contributo straordinario per il debito sanitario del Molise

Per far fronte alla grave situazione del sistema sanitario regionale, il Molise riceverà un contributo di 45 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. La Regione dovrà predisporre un piano operativo per il rientro del disavanzo entro gennaio 2025, con approvazione ministeriale.

Fondo per morosità incolpevole

Il Fondo per gli inquilini morosi incolpevoli sarà rifinanziato per 10 milioni di euro nel 2025 e per 20 milioni nel 2026. Un decreto ministeriale definirà i criteri di utilizzo e l’eventuale possibilità di erogare i contributi direttamente ai proprietari.

Borse di studio per specializzandi

A partire dall’anno accademico 2024-2025, gli specializzandi di area sanitaria non medica (veterinari, psicologi, biologi, farmacisti, ecc.) riceveranno una borsa di studio annuale pari a 4.773 euro lordi, corrisposti in 12 mensilità da circa 398 euro ciascuna.

Fondo Missioni internazionali

Incrementato di

120 milioni di euro per il 2025 il Fondo Missioni internazionali. La cifra è inferiore rispetto alle bozze iniziali, che prevedevano 225 milioni. Parte delle risorse sarà reperita dal bilancio del Ministero degli Esteri.

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