Nordio a gamba tesa su Davigo: "È un pregiudicato"

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La stoccata del ministro della Giustizia ad Atreju: "Abbiamo avuto un protagonista di Mani pulite, condannato in via definitiva"

 "È un pregiudicato"

"Sono il primo a patrocinare la presunzione di innocenza, che secondo me è un baluardo. Quello che posso dire da cittadino è che una procura che per decenni è stata considerata un po' simbolo della magistratura italiana ha in un certo senso contribuito al crollo, ormai palpabile, della credibilità della magistratura. Abbiamo avuto un protagonista di Mani pulite, condannato in via definitiva. Davigo è ormai, tecnicamente parlando secondo le sue stesse parole usate nei confronti a suo tempi di Craxi, un pregiudicato e parliamo di una delle colonne della procura più importante di Italia dopo quella di Roma". A dirlo è il ministro della Giustizia Carlo Nordio al dibattito sulla "Separazione delle carriere: una riforma che l'Italia attende da trent'anni - La via italiana per una giustizia giusta, più efficiente e più efficace", ad Atreju. Il ministro ha sottolineato che abbiamo visto altri casi e "non è una bella immagine che viene data della magistratura e non è una bella l'immagine voler difendere a tutti costi posizioni che, al di là delle condanne penali definitive, sono pregiudizievoli per la percezione che il cittadino ha della credibilità della magistratura".

Il Guardasigilli ha poi aggiunto: "Un referendum così importante sulla giustizia, che io auspico perché è un argomento così delicato che l'ultima parola dovrebbe essere attribuita al popolo.

Certo delle conseguenze ci sarebbero, però attenzione non vorrei che un domani un referendum di questo tipo fosse, come avvenuto in altri casi, personalizzato: governo sì, governo no questo non sarà né contro la magistratura né contro il governo, si tratta di vedere se noi vogliamo un assetto costituzionale che sia in linea con quello che è l'ordinamento generale degli stati democratici e liberali".

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