Norovirus, i medici hanno iniziato a sperimentare il primo vaccino mRNA. L'infezione provoca malessere e diarrea e ha una rapida diffusione nei gruppi di persone a stretto contatto. Si verificano spesso, infatti, epidemia negli ospedali, in case di cura, scuole e asili nido. Solitamente bastano due-tre giorni per guarire, ma il virus può essere pericoloso per bambini molto piccoli, anziani e persone fragili.
La cura attuale
Il dottor Patrick Moore, medico di base e ricercatore capo nazionale per la sperimentazione nel Regno Unito, ha dichiarato che al momento non esistono vaccini approvati contro il norovirus. Alle persone che si ammalano gravemente, vengono somministrati liquidi per via endovenosa. Nel mondo ci sono 685 milioni di casa e 200 mila morti ogni anno.
La ricerca
Nova 301, come spiega il Guardian, è uno studio clinico di fase 3 che durerà due anni e arruolerà 25mila adulti. Sarà fatta particolare attenzione per gli Over 60 provenienti da Giappone, Canada e Australia. Saranno coinvolti 27 centri di assistenza primaria e secondaria del NHS in Inghilterra, Scozia e Galles saranno coinvolti nella sperimentazione, con circa 2.500 partecipanti da reclutare da fine ottobre. Nel dettaglio, lo studio britannico si basa sulla collaborazione tra il National Institute for Health and Care Research (NIHR), il Department of Health and Social Care (DHSC), la UK Health Security Agency (UKHSA) e l'azienda farmaceutica Moderna, che produce il vaccino. I partecipanti ai test saranno casualmente divisi in due gruppi: metà riceverà il vaccino e l'altra metà un soluzione salina placebo.
Il vaccino
Il vaccino contro il norovirus si basa sulla tecnologia mRNA, un approccio utilizzato da aziende come Moderna e Pfizer/BioNTech per i vaccini contro il Covid. Una molecola a singolo filamento, l'mRNA, viene introdotta nelle cellule umane. Trasporta istruzioni che possono essere utilizzate dai macchinari all'interno di queste cellule, per produrre protein associate al virus. Queste proteine attivano il sistema immunitario del corpo fornendogli protezione contro un futuro incontro con il virus stesso. Nel dettaglio, l'mRNA conterrà istruzioni per produrre il rivestimento proteico di tre diversi tipi di norovirus, dando origine alla formazione di particelle innocue simili al virus così da innescare la produzione di anticorpi. Qualora dovesse rivelarsi efficace, è prevista la domanda di autorizzazione all'immissione in commercio agli enti regolatori nel 2026. Il processo di revisione dovrebbe durare massimo un anno. Poi dovranno essere svolti altri studi su adolescenti e bambini.