Per la prima volta i soldati della Corea del Nord accedono a internet: le ricerche sono imbarazzanti

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Le truppe nord coreane sono impiegate nella guerra in Ucraina come alleate dell’esercito russo. Per la prima volta i soldati hanno avuto un accesso alla rete internet. In Corea del Nord la maggior parte delle persone può usare solo una rete intranet che si chiama Kwangmyong.

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“Sono convinto che se togliessero tutta la pornografia da internet…rimarrebbe un solo sito su cui sarebbe scritto: Ridateci il porno”. Le parole sono del dottor Perry Cox, uno dei personaggi che hanno piazzato Scrubs tra le serie migliori dei primi anni 2000. La tesi di Cox sembra discretamente confermata da una serie di voci che riguardano i soldati della Corea del Nord. Gildeon Rachman, capo dei commentatori di esteri del Financial Times, ha pubblicato un post su X (fu Twitter) diventato parecchio virale.

"Una fonte solitamente affidabile mi dice che i soldati nordcoreani dispiegati in Russia non hanno mai avuto un accesso libero a Internet. Di conseguenza, si stanno abbuffando di pornografia”. Nonostante l'indescrezione, il contesto è molto serio. La Corea del Nord ha promesso un sostegno alla Russia per la guerra contro l’Ucraina. Giusto pochi giorni fa la ministra Choe Song Hui ha spiegato che la Corea del Nord resterà “fermamente accanto ai compagni russi fino al giorno della vittoria”. In questi giorni sono iniziati anche i primi combattimenti a Kursk. Non solo, dalle prime informazioni ci sarebbero anche già vittime anche nelle truppo nord-coreane.

Ora. Il problema di internet in Corea del Nord è noto: nella dittatura guidata dal leader supremo Kim Jong Un non è possibile accedere liberamente alla rete. Ci sono collegamenti a banda larga ma l’accesso alla rete internet globale da cui state leggendo questo articolo è limitata a un gruppo di persone ristretto. Tutti i cittadini comuni, circa 26 milioni di persone, possono al massimo accedere a Kwangmyong, una rete intranet controllata dal governo.

Il problema della fruizione di pornografia: la risposta del Pentagono

Nonostante Gildeon Rachman sia una fonte affidabile, o almeno autorevole, non è possibile fare una controverifica sulle abitudini internet delle truppe della Corea del Nord arrivate in Russia. Certo, c’è da chiarire che anche in Russia ci sono delle limitazioni all’uso di internet: anche se non così restrittive come ci sono in Corea del Nord.

La storia è arrivata anche al Pentagono. Il maggiore Charlie Dietz ha spiegato che al momento non è possibile verificare questa indiscrezione: “Per quanto riguarda l'accesso a Internet, è una domanda che è meglio rivolgere a Mosca . Al momento, la nostra attenzione rimane sul supporto all'Ucraina e sulla risoluzione delle preoccupazioni più significative per la sicurezza regionale”.

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