Proseguono le indagini degli inquirenti per risolvere il giallo sulla morte di Pierina Paganelli. Isolati tre Dna maschili dal super consulente del tribunale di Rimini, il professor Emiliano Giardina. Barzan: “Ora bisognerà compararli con quelli presenti nella banca dati nazionale”.
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A chi appartengono i tre profili genetici maschili isolati dal super consulente del tribunale di Rimini, il professor Emiliano Giardina, per il caso Pierina Paganelli? A questa domanda dovranno rispondere gli inquirenti impegnati a risolvere il giallo relativo alla morte della 78enne, uccisa a coltellate lo scorso 3 ottobre nel garage del comprensorio di via del Ciclamino.
Stando a quanto afferma a Fanpage.it Davide Barzan, criminalista e consulente di parte dello studio Barzan che assiste Manuela Bianchi, nuora della vittima, e il fratello Loris, il primo profilo genetico potrebbe essere riconducibile a quello di Louis Dassilva, il 34enne vicino di casa della Paganelli, unico indagato per l'omicidio e attualmente in carcere, il quale aveva anche una relazione extraconiugale con Manuela Bianchi. Ma per conoscere a chi appartengono davvero anche gli altri bisognerà ancora aspettare.
"Gli altri due profili genetici maschili al momento non sono identificati con certezza – ha spiegato Barzan-. Sembrerebbe che arrivino uno dal muro dello scantinato di via del Ciclamino e un altro dalla gonna di Pierina. Cosa succede ora? Il professore Giardina svolgerà accertamenti ancora più approfonditi e metterà in comparazione i Dna maschili isolati con quelli presenti nella cosiddetta banca dati nazionale. Potrebbero essere per esempio appartenenti a qualche soccorritore o ad agenti della polizia di stato che sono intervenuti nel garage la mattina del ritrovamento del cadavere della vittima".
Manuela Bianchi e Davide Barzan.
Tra coloro il cui Dna potrebbe essere comparato con quelli isolati sulla scena del delitto c'è anche Loris Bianchi. "Loris è tranquillo – ha concluso Barzan -. Il suo profilo è presente nella banca dati perché ha lasciato volontariamente il suo Dna su richiesta del pm all'inizio dell'inchiesta. Resta a disposizione degli organi inquirenti".
Nei prossimi giorni, inoltre, le indagini proseguiranno con una nuova ricerca di altre tracce di Dna per il tramite del "crime-lite", un nuovo laser che arriva dagli USA e che verrà usato per la prima volta in Italia, il quale la capacità di far emergere anche le più piccole tracce di sangue o residui organici. Tutti i risultati verranno presentati il prossimo 2 dicembre a Rimini durante l'udienza in tribunale. Le prossime analisi potrebbero essere quelle cruciali.