Mercoledì 4 Dicembre 2024, 09:48
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Quello di oggi è il secondo giorno di blocco produttivo della Stellantis di Pomigliano. Nessuna attività è stata programmata dall'azienda automoblistica per questa giornata e non si sa quando lo stabilimento riaprirà. Il picchetto al varco merci degli operai dell'indotto Trasnova e Logitech sta dunque centrando il principale obiettivo che era appunto quello di determinare la paralisi delle attività finalizzate alla produzione delle vetture Fiat Panda e Alfa Romeo Tonale.
Gli addetti dell'indotto dedicato alle attività di "finizione" (preparazione e spedizione delle vetture) stanno picchettando il varco 1 della grande fabbrica da lunedi mattina. La vertenza riguarda il futuro immediato di 90 posti di lavoro a Pomigliano e di 350 complessivi in tutti stabilimenti italiani del gruppo, segnato da una crisi di mercato ormai strutturale per la maggior parte delle vetture realizzate in Italia.
Nel frattempo non spuntano segnali di confronto tra aziende e lavoratori.
Stamane Mario Di Costanzo, segretario della Fiom di Napoli per il settore automotive, ha commentato così la situazione attuale: « Oggi è il terzo giorno di presidio davanti ai cancelli Stellantis, che ha fermato la produzione per mancanza di materiale. La fermata riguarda l'intera giornata e i lavoratori Stellantis stanno arrivando qui per sostenere la lotta dei colleghi Trasnova. La lotta iniziata con un centinaio di persone sta infatti ricevendo ma mano la solidarietà di tutti i lavoratori del comprensorio Pomiglianese. Questa lotta continuerà fino a quando non ci saranno soluzioni che salvaguardino i livelli occupazionali ». Lo sciopero degli operai Trasnova è condotto anche dal sindacato Fismic.