Uccisa a Gaza una donna ostaggio. Sette israeliani arrestati: spie dell'Iran

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Un ostaggio israeliano ancora prigioniero a Gaza "è stato ucciso in circostanze misteriose" nelle zone di combattimento, quindi presumibilmente nel Nord della Striscia: lo riporta l’emittente qatarina Al Jazeera, citando "fonti delle Brigate Al-Qassam". Secondo la testata, è in corso un’indagine per accertare l’accaduto, ma le Brigate Al-Qassam non hanno intenzione di rendere noto il nome dell’ostaggio morto "per ragioni di sicurezza".

Già in altre precedenti occasioni, le Brigate Al-Qassam avevano annunciato l’uccisione di prigionieri israeliani a seguito dei violenti bombardamenti israeliani che avevano preso di mira diverse zone della Striscia di Gaza. Stime israeliane indicano che 107 israeliani sono ancora detenuti a Gaza, più di 50 dei quali sicuramente ancora vivi, mentre i combattenti palestinesi non hanno mai confermato tali numeri. All’inizio dello scorso mese di settembre, il portavoce delle Brigate Al-Qassam Abu Ubaida aveva detto che la politica del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, e la sua insistenza nel voler liberare i prigionieri militarmente anziché con un accordo rende probabile la loro morte, come è successo con i corpi dei 6 prigionieri ritrovati in un tunnel a Rafah a fine agosto.

Intanto sette israeliani sono stati arrestati con l'accusa di spionaggio per l'Iran. Secondo l'accusa hanno svolto centinaia di missioni per Teheran e sono tutti ebrei residenti ad Haifa. Tra di loro anche un soldato accusato di diserzione e due minorenni. La procura ha anche diffuso i nomi dei sospettati maggiorenni: Azis Nisanov, Alexander Sadykov, Vyacheslav Gushchin, Yevgeny Yoffe e Yigal Nissan. Sono accusati di aver fotografato e raccolto informazioni su basi e strutture dell'Idf, tra cui il quartier generale della difesa di Kirya a Tel Aviv e le basi aeree di Nevatim e Ramat David, così come i siti della batteria Iron Dome. La base di Nevatim è stata presa di mira in entrambi gli attacchi missilistici iraniani quest'anno, e Ramat David è stata presa di mira da Hezbollah. I sospettati, riporta il Times of Israel, sono anche accusati di aver ricevuto mappe di siti strategici dai loro mandanti, tra cui la base di Golani colpita in un attacco di droni all'inizio di questo mese. Alcuni avrebbero spiato per l'Iran negli ultimi due anni e tutti dall'inizio della guerra.

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