Un colonnello israeliano è stato ucciso durante gli scontri nel nord di Gaza: lo ha affermato l'esercito dello Stato ebraico aggiungendo che il militare aveva 41 anni. Lo riportano i media israeliani nel giorno in cui da Tel Aviv annunciano la vigilia di un attacco durissimo sul Libano.
Il portavoce dell'esercito israeliano (IDF), tenente colonnello Daniel Hagari, ha avvisato infatti in un comunicato che l'aeronautica attaccherà ampiamente nel quartiere di Dahieh nel sud della capitale libanese Beirut, con l'obiettivo di danneggiare il denaro che Hezbollah ha accumulato, come riporta Ynet. Nelle prossime ore, verranno attaccati i siti utilizzati per finanziare l'organizzazione terroristica. Israele stima che in Libano arrivino centinaia di milioni, fino a un miliardo di dollari in contanti all'anno, per gli stipendi dei miliziani di Hezbollah, per le loro infrastrutture militari e le loro armi. Nel frattempo, anche in previsione di possibili contrattacchi, il sistema di difesa aerea di fabbricazione americana Thaad è da oggi operativo in Israele.
In giornata il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato alle truppe delle Idf che gli agenti di Hezbollah catturati e interrogati da Israele sono "terrorizzati" e che il gruppo terroristico sostenuto dall'Iran sta "crollando". "I prigionieri ci dicono che cosa sta succedendo, che sono terrorizzati perché sanno di non avere le carte in regola per affrontare ciò che sta accadendo. Non in termini di forza, capacità di combattimento, precisione o determinazione", ha detto alle truppe della 98esima Divisione delle Idf. "Tutta questa grande formazione che chiamano Hezbollah sta crollando", ha aggiunto. La scorsa settimana le Idf hanno pubblicato il filmato di un presunto membro delle forze d'elite Radwan di Hezbollah che viene interrogato sui piani del gruppo terroristico nel sud del Libano e sullo stato attuale delle sue operazioni.
"Stiamo passando da una situazione in cui il nemico è sconfitto villaggio per villaggio, alla distruzione... facendo esplodere i tunnel e i depositi di munizioni, e smantellando Hezbollah", ha detto alle truppe Gallant, "Il risultato è che in ogni luogo in cui Hezbollah aspettava e si preparava a fare irruzione nella città di confine [israeliana], ci sono soldati delle Idf". "Il nostro obiettivo è quello di ripulire completamente quest'area in modo che i residenti possano tornare alle loro case e alle loro vite", ha detto, riferendosi all'obiettivo di guerra recentemente aggiunto da Israele di far tornare decine di migliaia di residenti del nord che sono stati sfollati dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, quando Hezbollah ha iniziato ad attaccare il nord dello stato ebraico su base quasi quotidiana il giorno dopo.