I manifestanti anti G7, che hanno dato vita a scontri con le forze di polizia nella centrale Piazza Carità, a Napoli, hanno sciolto il corteo e la situazione è ora tornata alla normalità.
Gli incidenti sono avvenuti in presenza di molti cittadini e turisti, anche stranieri, che hanno assistito increduli a quello che stava accadendo, senza tuttavia rinunciare a riprendere gli scontri con i telefonini. I manifestanti rivendicano quello che a loro dire è stato un successo: "Più di 2000 persone - sostengono in una dichiarazione - in piazza a Napoli hanno violato il dispositivo di sicurezza imposto dalla Questura per dire chiaramente che il G7 della guerra non è il benvenuto. Una moltitudine determinata che con chiarezza ha detto che Napoli ripudia la guerra, il genocidio del popolo palestinese: Crosetto e i ministri del G7 a Napoli non passeranno. Le vostre guerre le ricacciamo indietro".
Il corteo di protesta contro il G7 della Difesa a Napoli era partito da Piazza Garibaldi con oltre 400 manifestanti.
Il corteo sventolava bandiere della Palestina e di alcuni movimenti come Je so pazz, Cau delle università, Unione degli Studenti, Insurgentia, Potere al Popolo. Davanti al corteo una sorta di Vesuvio di stoffa con sopra disegnato un ospedale, uno scuolabus, un'ambulanza, un teatro, una spiaggia e una scuola, simboli delle attività su cui i manifestanti chiedono vengano investiti i soldi dal Governo, invece che sulle armi. In cima al manufatto disegnati gabbiani in volo a significare la "voglia di volare verso ambiti sociali".
Corteo anti G7, scritta contro ddl 1660 davanti sede FdI
"A pieno regime. No ddl 1660". Questa la frase che i manifestanti contro il G7 hanno scritto in vernice bianca sulla strada davanti alla sede di Napoli di Fratelli D'Italia. Il corteo si è fermato in Corso Umberto davanti all'edificio che è presidiato da due furgoni della Guardia di Finanza con agenti in tenuta antisommossa. "Una visita di cortesia alla sede di Fratelli d'Italia - ha detto un manifestante al microfono - per il loro decreto che non permetteremo diventi l'inizio di una deriva autoritaria contro la democrazia di chi protesta". I manifestanti hanno poi gridato cori contro il Governo e contro la premier Meloni.
Il corteo devia percorso, manifestanti inseguiti dalla polizia
I manifestanti del corteo contro il G7 a Napoli hanno improvvisamente deviato il loro percorso, girando su via Mezzocannone, invece di proseguire verso Piazza Bovio, il luogo dove la manifestazione sarebbe dovuta finire, secondo l'autorizzazione concessa. I manifestanti, al grido al microfono di un attivista che ha urlato "ora il corteo gira invertendo il percorso previsto", hanno cominciato a correre, con la polizia che è stata costretta a inseguirli. I giovani si sono poi fermati a metà della strada esponendo un modello di carro armato con la scritta "no war stop genocide".
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