La carica degli spiati contro la banda degli spioni. Non solo Claudio Del Vecchio, fratello di Leonardo Maria, che attraverso il suo avvocato si costituisce parte offesa nell’inchiesta sui dossieraggi condotta dalla procura di Milano. Anche il cantante Alex Britti ha depositato, attraverso il suo legale, una nomina come “persona offesa”: “La cosa più grave è che mi hanno anche pedinato", ha fatto sapere l'artista nella nomina del suo difensore.
Dalle migliaia di pagine degli atti dell'inchiesta era emerso infatti anche il nome di Fulvio Pravadelli, indagato, ex di Publitalia e direttore della Veneranda Fabbrica del Duomo, il quale avrebbe cercato, secondo l'accusa, di raccogliere notizie compromettenti sul cantautore, che si stava separando da sua figlia, mentre era in corso una complicata causa civile. Per questo, raccontano le carte, sarebbe stata tesa una “trappola” a Britti e un amico.
"Noi li abbiamo fatti anche fermare quando sono arrivati qua in stazione Centrale" con un controllo di polizia, dice l’ex super poliziotto (ai domiciliari) Carmine Gallo nelle intercettazioni, "perché ci siamo inventati che potevano avere, non lui eh, quell'altro qualcosa!".
Claudio Del Vecchio si era costituito attraverso il suo avvocato: contro di lui, secondo le accuse, era stato fabbricato un dossier falso nell’ambito della faida sull’eredità Luxottica. In generale, sono più una decina gli spiati che si sono fatti avanti in procura. Mentre Matteo Arpe, uno degli oltre 60 indagati nell'inchiesta, ha depositato una memoria difensiva con il legale Davide Steccanella.