Nelle ultime ore, il maltempo causato dal fenomeno estremo denominato "Dana" ha colpito duramente diverse province andaluse, in particolare Valencia e Malaga, causando ingenti danni e la morte di almeno 64 persone. Le operazioni di soccorso sono state attivate temperstivamente, in particolare nei comuni di Álora, Alhaurín de la Torre, Cártama e Valle de Abdalajís, dove, secondo l'emittente radio Rtve, la Guardia Civil avrebbe tratto in salvo 44 persone intrappolate dalle forti piogge.
I danni nella zona
Nella provincia di Cadice, l’allerta arancione è stata attivata per forti piogge che si prevedono possano portare a accumuli di circa 80 litri per metro quadrato. La città di Jerez de la Frontera ha subito allagamenti che hanno isolato le strade e causato situazioni di emergenza, come quella di un automobilista bloccato, salvato grazie all’intervento dei vigili del fuoco.
Le strade provinciali CA-3113 e CA-9101 sono state chiuse al traffico a causa delle condizioni meteorologiche avverse.
La situazione si aggrava anche nella provincia di Siviglia, dove è stata emessa un’allerta arancione e i parchi e giardini sono stati chiusi per precauzione. Fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone.
Le operazioni di salvataggio
Nella provincia di Malaga, i soccorsi hanno coinvolto case, tetti e veicoli, senza registrare feriti gravi o persone scomparse, come confermato dalla Sottodelegazione del Governo. Tuttavia, un treno ad alta velocità deragliato ad Álora è stato rimosso dai binari, senza provocare feriti tra i 291 passeggeri, che sono stati trasferiti su un altro treno.
Ad Alhaurín de la Torre, sono stati soccorsi 35 residenti e venti cani da un rifugio. Il comune ha aperto la Casa della Gioventù per accogliere chi avesse bisogno di un riparo temporaneo. Il sindaco, Francisco Martínez, ha avvertito i residenti delle difficoltà nel ripristinare i servizi essenziali, con pozzi impraticabili e quadri elettrici sommersi dal fango.
Il presidente andaluso, Juanma Moreno, ha esortato la popolazione a mantenere «estrema cautela» e a evitare viaggi non necessari, sottolineando la gravità della situazione e la necessità di prepararsi ad ulteriori emergenze. Con un accumulo di 160 litri per metro quadrato in appena 12 ore, le autorità continuano a monitorare la situazione e a prestare assistenza nelle aree più colpite.