Amore malsano o tossico: come faccio a capirlo?

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Le ho provate tutte ma poi torniamo insieme sapendo che prima o poi si ricomincerà a litigare. Dammi qualche consiglio, se puoi. Scrivi a: postadelcuore@ilgiornale.it

 come faccio a capirlo?

Gentile Valeria, ti scrivo perché vivo un grande amore, che va avanti da anni ma mi provoca grandi sofferenze. Lui è un uomo colto, istrionico, battuta sempre pronta. La nostra è una relazione forte, che ha superato molti scossoni, ma le nostre litigate, dopo tanti anni, continuano a essere numerose e stremanti. Si dice sempre: l'amore non è bello se non è litigarello. Ma io invecchio e queste litigate mi prosciugano, anche perché sono spesso imprevedibili, legate anche a banalità, dopo le quali lui perde spesso il controllo, alza la voce e tiene il muso per settimane. Le ho provate tutte ma poi torniamo insieme sapendo che prima o poi si ricomincerà a litigare. Mi chiedo se sia un amore malsano o un amore tossico il nostro. Dammi qualche consiglio, se puoi.

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Cara lettrice, non tutti gli amori faticosi sono necessariamente tossici. So che oggi certi termini prendono piede prepotentemente e sotto il loro cappello si tende poi a far rientrare tutto. La realtà è che esistono caratteri, dinamiche e meccanismi. Ognuno ha i propri, come è sempre stato da ben prima che certe stigmatizzazioni diventassero di moda. Lei mi parla di un grande amore che, non senza turbolenze, va avanti da anni. Anche con bellissimi momenti e, cosa fondamentale e per nulla scontata, con grandi risate. Se si fosse trattato di un sentimento tossico se ne sarebbe resa conto ben prima e gli effetti sarebbero stati molto diversi: sarebbe appassita dentro a un sentimento così. Anch’io, come lei, ho poche speranze circa il fatto che dopo tutti questi anni (nei quali comunque non siete mai riusciti a fare meno l’uno dell’altra per troppo tempo), voi possiate improvvisamente smettere di confrontarvi con tanto tormento. Perché evidentemente questo è il vostro modo, la vostra burrascosa velocità di crociera.

Forse la cosa che potreste fare è, piuttosto, imparare a litigare. A tenere i conflitti più puliti e civili. Potreste magari rivolgervi a qualcuno in grado di aiutarvi. Credo potrebbe essere anche un percorso stimolante. E credo che ce la farà anche st(r)avolta.

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