Il ministro dell'Interno turco, Ali Yerlikaya, ha annunciato su X che 176 membri del Pkk sono stati arrestati con operazioni in 31 province turche, tra cui Istanbul. I sospetti sono accusati di avere diffuso "propaganda" a favore del Pkk e partecipato a "manifestazioni illegali con blocchi stradali, dando fuoco a pneumatici e lanciando molotov", mentre nelle operazioni sono state anche sequestrate armi non dichiarate. Gli arresti arrivano a meno di 48 ore dall'attentato contro la sede dell'Industria Aerospaziale turca da parte di 2 assalitori identificati come membri Pkk che ha provocato la morte di 5 persone e 22 feriti.
Un gruppo armato legato al Pkk ha rivendicato l'attentato terroristico di mercoledì contro la sede dell'Industria Aerospaziale di Ankara che ha provocato la morte di 5 persone e il ferimento di altre 22. "Questa azione, pianificata da tempo e attuata con successo, non ha alcun legame con l'agenda politica discussa in Turchia nell'ultimo mese", ha affermato con un comunicato il Centro di Difesa Popolare (Hsm), rivendicando l'attacco da parte della squadra 'Battaglione immortali'. Nel 2023, lo stesso gruppo aveva rivendicato un attacco suicida contro il direttorato della Sicurezza di Ankara nel giorno dell'apertura del Parlamento. "Per principio, il Battaglione Immortali non agisce frequentemente. Tuttavia, di tanto in tanto, invece di programmi che mirano ad obiettivi importanti e strategici, mette in pratica azioni sacrificali che contengono avvertimenti e messaggi contro le pratiche genocide, i massacri e le pratiche di isolamento del governo statale turco. Questa azione è stata intrapresa contro le pratiche in Kurdistan in questo contesto", si legge nel comunicato, pubblicato dall'agenzia Firat, vicina ai movimenti curdi, che include le foto dei due attentatori con la bandiera del Pkk sullo sfondo, mentre Ankara li aveva già identificati ieri come membri del gruppo curdo armato.
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