Booking.com, stop Ue a clausole parità. Da oggi hotel e noleggi potranno praticare prezzi più bassi

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Da oggi Booking.com deve garantire che il suo servizio di prenotazioni online rispetti tutti gli obblighi del Digital Markets Act. Lo ha comunicato la Commissione Europea, ricordando che il gigante online del booking era stato designato come gatekeeper (termine che letteralmente signifca ‘guardiano’, o ‘portiere’, ma che in questo caso indica un punto di riferimento, un operatore che ha uno status tale nel suo settore da poter essere non solo punto di riferimento ma anche soggetto in grado di dettare le regole del mercato) ai sensi del Dma, la legge sui mercati digitali.

In concreto, questo significa che gli hotel, le compagnie di autonoleggio e altri fornitori di servizi turistici che dipendono da Booking.com per raggiungere i loro clienti potranno iniziare a godere di nuove opportunità. Ad esempio, le cosiddette clausole di parità sono vietate dal citato Dma: quindi, gli hotel, i noleggi di auto e altri fornitori di servizi che utilizzano la piattaforma sono ora liberi di offrire prezzi e condizioni diversi (anche migliori) sul proprio sito web o su canali diversi da quello dell’azienda con sede a Amsterdam.

La prenotazione non dovrà introdurre altre misure con lo stesso effetto delle clausole di parità. Per esempio, Booking non è autorizzata ad aumentare i tassi di commissione o effettuare de-listing di offerte di utenti commerciali se forniscono prezzi diversi su un altro sito web. Ciò significa che altre piattaforme e fornitori di servizi turistici possono competere a condizioni più eque. Gli alberghi e altri servizi di viaggio avranno accesso in tempo reale e continuo ai dati che essi e i loro clienti generano attraverso l'uso di Booking.com.

Gli utenti commerciali potranno ora scegliere di trasferire i dati generati su Booking.com a piattaforme alternative. Booking sarà tenuta a dimostrare la piena ed effettiva conformità al Dma, descrivendo le misure adottate in una relazione di conformità. Inoltre, Booking ha presentato alla Commissione una descrizione delle tecniche utilizzate per la profilazione dei consumatori sottoposta a revisione indipendente, unitamente a una versione non riservata delle relazioni sulla profilazione dei consumatori.

Infine, la Commissione ha ordinato a Booking di conservare tutti i documenti e le informazioni che potrebbero essere pertinenti per valutare e monitorare l'effettiva attuazione e il rispetto del Dma. La Commissione analizzerà ora attentamente la relazione di conformità e valuterà se le misure attuate sono efficaci per conseguire gli obiettivi degli obblighi pertinenti previsti dal Digital markets act.

La valutazione della Commissione si baserà inoltre sul contributo delle parti interessate, anche nel contesto di un workshop pubblico sulla conformità che si terrà il 25 novembre 2024, in cui Booking sarà invitato a presentare le sue soluzioni. Se la Commissione ritiene che le soluzioni di Booking non siano conformi al Dma, può imporre ammende fino al 10% del fatturato totale mondiale della società, che possono raggiungere il 20% in caso di infrazioni ripetute. Inoltre, in caso di inadempienza sistematica, la Commissione ha anche il potere di adottare soluzioni aggiuntive come l'obbligo per un gatekeeper di vendere un'impresa o parti di essa o il divieto per lo stesso di effettuare determinate acquisizioni.

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