Il vice storico di Nasrallah avrà il compito di guidare il movimento sciita libanese. L'uomo non godrebbe di una buona fama fra i suoi pari perché privo del carisma del suo predecessore
Hezbollah ha scelto: Naim Qassem sarà la nuova guida del movimento sciita libanese. Il Consiglio della Shura ha deciso di investirlo del ruolo di nuovo segretario generale, dopo poco più di un mese dall'uccisione di Hassan Nasrallah, di cui è stato eterno secondo. Sopravvissuto ai raid israeliani che hanno decimato l'organigramma dell'organizzazione, Qassem aveva parlato ai sostenitori di Hezbollah a pochi giorni dalla morte di Nasrallah, quando voci di corridoio già parlavano di un avvicendamento con Hashem Safieddine, caduto anche lui in un raid dell'Idf.
Il discorso dopo la morte di Nasrallah
Il suo "debutto" recente non è stato dei migliori. Su di lui aleggia, infatti, un vecchio pregiudizio: molti in Libano lo ritengono privo del carisma e della autorevolezza di Nasrallah. Dopo la sua morte, Qassem ha tenuto tre discorsi televisivi, di cui uno il 30 settembre, in cui sembrava sudare copiosamente mentre leggeva discorsi preparati.
In quell'occasione, fece più volte fatto appello all'unità araba e islamica nella lotta contro Israele: un messaggio non solo agli alleati e amici, ma anche alle nazioni arabe doppiogiochiste, colpevoli di dialogare sia con Israele che con l'Occidente: "Siamo sulla stessa barca e la vittoria è nostra. Abbiamo bisogno di un po' di pazienza e abbiamo preparato ciò che abbiamo in termini di forza e prontezza. Le scelte nel partito saranno facili perché sono chiare e perché abbiamo un cuore solo", tuonò dalla location protetta da cui intervenne. Nonostante il pregiudizio sulla sua persona, Qassem avrebbe già incassato il plauso di Hamas, che si congratula per la nomina, confermando il suo "sostegno" ai nuovi vertici del Partito di Dio.
Le origini di Qassem
Qassem, classe 1953, è originario di Kfar Kila, un villaggio situato nel governatorato di Nabatieh nel Libano meridionale, è stato sempre una figura di spicco nell'attivismo politico sciita. Il suo villaggio, come molte altre località nel sud del Libano, ha subito numerosi attacchi da parte delle forze israeliane, in particolare a partire dallo scorso ottobre, rafforzando così il contesto di tensione e resistenza nella regione. Ha studiato chimica all'Università libanese prima di lavorare per diversi anni come insegnante e di proseguire, in parallelo, gli studi religiosi.
Ha partecipato alla fondazione dell'Unione libanese degli studenti musulmani, un'organizzazione che si proponeva di promuovere l'adesione religiosa tra gli studenti. Turbante bianco e barba d'ordinanza, è stato spesso l'immagine di Hezbollah, avendo ha coordinato le campagne elettorali del gruppo sin da quando si presentò per la prima volta nel 1992 alla corsa parlamentare. Dopo che Nasrallah decise di nascondersi in un luogo segreto per paura di essere assassinato da Israele, apparendo solo nei discorsi televisivi, Qassem ha continuato a presentarsi a raduni e cerimonie pubbliche, mantenendo anche i contatti con giornalisti e quotidiani stranieri.
Qassem e il suo discorso politico
A guidare il suo pensiero e il suo percorso è stata anche l’influenza dell'ayatollah Mohammad Hussein Fadlallah, una delle figure religiose sciite più rispettate del mondo arabo. Fadlallah, noto per la sua profonda erudizione e per il ruolo di guida spirituale, fu un punto di riferimento per Qassem, che ha proseguito negli anni a diffondere gli insegnamenti religiosi sciiti, conducendo per decenni lezioni di teologia a Beirut. La sua opera educativa e il suo impegno politico hanno contribuito a rafforzare il tessuto religioso e sociale della comunità sciita libanese, consolidando la sua influenza e il suo ruolo all'interno di Hezbollah.
Il percorso politico di Qassem ha però inizio negli anni Settanta, quando aderì al Movimento degli espropriati, fondato dall’Imam Musa al-Sadr. Questa formazione, nata per difendere i diritti della popolazione sciita emarginata, avrebbe poi portato alla costituzione del Movimento Amal, un’organizzazione sciita impegnata nella difesa degli interessi della comunità nel contesto delle difficoltà politiche e sociali libanesi.
Quando il mito della "Svizzera del Medio Oriente" era ormai alla canna del gas, nel 1982, alcuni membri di Amal si staccarono dal partito per fondare Hezbollah, Qassem li seguì e fu nominato vice leader nel 1991 sotto la guida del leader fondatore Abbas al-Musawi, che fu ucciso in un attacco con elicottero israeliano l'anno successivo. Nonostante ciò, Qassem mantenne il suo ruolo quando Nasrallah divenne leader nel 1992.