Chirurgia estetica, il vademecum anti-trappola: no a pagamenti in contanti né a interventi in appartamenti

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Il presidente della Società italiana di chirurgia plastica ha scritto un prontuario per evitare di incappare in ciarlatani e materiali scadenti

 no a pagamenti in contanti né a interventi in appartamenti

Va bene la pubblicità sui social, ma le informazioni vanno verificate per evitare di incappare in ciarlatani e in materiali scadenti, cinesi, coreani, scaduti, pericolosi. I medici estetici stanno diffondendo campagne e consigli. Ecco il vademecum salva-salute e anti-truffa scritto per noi da Maurizio Ressa, presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica (SICPRE).

No alle false liste d’attesa

"Ho un buco in agenda", "Se vuole la opero subito", "Meglio farlo adesso perché ho una lista d'attesa lunghissima" sono espressioni che devono insospettire. Il medico serio e preparato contempla sempre un percorso in più step, dalla conoscenza reciproca agli esami, ad eventuali ulteriori incontri per dissipare nuovi dubbi.

No alle visite in videochiamata

Vietato sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica - pertanto un intervento non urgente, che si sceglie di fare - senza prima aver incontrato di persona il medico. La visita è fondamentale per trasmettere tutte le informazioni sulla propria salute (l'anamnesi) e per conoscersi.
Ogni intervento chirurgico è unico e irripetibile, non un prodotto preconfezionato che si sceglie su uno scaffale e si paga alla cassa. E non tutti i desideri possono essere realizzabili. Il medico serio ed onesto lo ammette e lo spiega.

No al "tutto facile"

Un intervento di chirurgia estetica presuppone un'anestesia, delle incisioni, una convalescenza. Diffidare sempre di chi minimizza e banalizza le procedure e non parla delle possibili complicanze. Un intervento di chirurgia estetica è, innanzitutto... un intervento chirurgico. Mai sottovalutarlo.

Attenzione all'ambiente

Un intervento chirurgico deve avvenire in un luogo autorizzato (le autorizzazioni, di diversi gradi, vengono concesse dalle regioni, con alcune ma non fondamentali differenze le une dalle altre), sterile e provvisto di dispositivi salvavita, a iniziare dal defibrillatore. Quando il setting dell'intervento è estremamente simile a un appartamento, c'è qualcosa che non va.

No ai prezzi troppo bassi

Il costo di un intervento è determinato da un insieme di fattori: l'onorario del chirurgo, quello dell'anestesista, il costo legato all'utilizzo della sala operatoria e dei macchinari presenti ecc. Un prezzo finale decisamente basso può essere indice del fatto che manca qualcuna di queste figure e voci essenziali. In questi casi non si tratta di risparmiare, ma di correre inutili rischi.

No a chi comunica "male" sui social

Quindi no a chi minimizza e banalizza, a chi parla di sconti, di interventi in 10 minuti e senza cicatrici. Per deontologia, la comunicazione del medico (in qualsiasi contesto, social compresi) deve essere veritiera e all'insegna del decoro e della prudenza.
«Primum non nocere, secundum cavere, tertium sanare», come recita il giuramento di Ippocrate, fatto da ogni medico. Cioè «In primo luogo non fare del male, come seconda cosa agisci in sicurezza, infine favorisci la guarigione.»

Attenzione al "chirurgo estetico"

Lo specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica è il professionista più preparato per eseguire gli interventi di chirurgia estetica.

L'espressione "chirurgo estetico" può alludere alla specializzazione, ma non la dichiara apertamente. Meglio quindi sempre chiedere espressamente il curriculum e la preparazione e controllare la veridicità di quanto detto sul sito provinciale della FNOMCEO.

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