"Un padre ha il diritto a dar la vita, non a dare la morte ai figli. Quindi non esiste la possibilità che uno si arroghi il diritto, con prepotenza, di determinare l'estinzione. Oggi il Movimento è la comunità degli iscritti. Al di fuori di questo esistono concezioni padronali che non si giustificano per forze politiche". Così Giuseppe Conte, a margine di un'iniziativa a Cesena, replica alle parole di Beppe Grillo sul Movimento 5 Stelle.
Ieri, Beppe Grillo ha alzato il livello dello scontro per la leadership di M5s, rivendicando "il diritto all'estinzione" della creatura politica da lui fondata che ora dice di non riconoscere più. Una frase, come nel suo stile dai toni tra l'evocativo-apocalittico e l'allusione a possibili ricorsi legali. Non ci stanno a queste affermazioni gli attuali parlamentari del Movimento che rivendicano il loro impegno in adesione al progetto originario, e non ci sta soprattutto Giuseppe Conte, che rivendica la fase costituente da lui lanciata esattamente per permettere a M5s di essere quella forza che dà al Paese uno sguardo lungo, proteso al futuro.
Conte risponde anche sulla Manovra del governo "La preoccupazione è fortissima, perché è una manovra in attuazione del patto di stabilità che provocherà tagli e questo significa anche, di fatto, nuove tasse. Stiamo parlando di una sanità al disastro, di una scuola a cui verrà tagliato l'organico di docenti e personale Ata, per le pensioni si confermeranno i tagli alle rivalutazioni, le minime aumentate di tre è euro è un'elemosina". "Stiamo parlando di tagli lineari che si abbatteranno sui ministeri, quindi significa tagli a programmi e progetti di cui abbiamo assolutamente bisogno. Ai servizi, perché tagli ai Comuni significa i servizi sociali. Tagli dappertutto, questo è il governo dei tagli", ha detto Conte.
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