Cop29, Meloni: "Sono madre, lavoro per mia figlia e la sua generazione"

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La presidente del Consiglio Meloni è intervenuta questa mattina a Baku in occasione della Cop29 lanciando un messaggio agli altri Stati: "Serve un approccio pragmatico e non ideologico"

 "Sono madre, lavoro per mia figlia e la sua generazione"

“Serve un approccio pragmatico e non ideologico”. L’intervento di Giorgia Meloni a Baku, in Azerbaigian, in occasione della Cop29, si può riassumere con questo passaggio. L’intervento del presidente del consiglio italiano ha toccato tutti i dossier principali della 29° Conferenza Onu sui cambiamenti climatici. Partendo dagli obiettivi ambiziosi sul clima, Meloni ha posto l’accento sul contributo italiano “sulla fusione nucleare” e, allo stesso tempo, oltre a chiedere una collaborazione più fitta con gli altri Stati, ha voluto rimarcare l’importanza di “superare le divisioni tra nazioni sviluppate ed economie in via di sviluppo”.

Il primo ministro italiano ha esordito mettendo in guardia tutte le forze politiche e sociali che, in nome di un’ideologia cieca, chiudono un occhio davanti alla realtà. “Dobbiamo proteggere la natura e l'ambiente, sulla decarbonizzazione serve un approccio non ideologico ma pragmatico. Non c'è un'unica alternativa ai combustibili fossili”, ha spiegato in apertura del suo intervento. La premier, giunta ieri nella capitale azera, ha aggiunto: "Dobbiamo avere una prospettiva globale realistica”. Ribadendo che "abbiamo bisogno di un mix energetico equilibrato per favorire il processo di transizione, dobbiamo utilizzare tutte le tecnologie disponibili".

L’Italia rimane in prima linea sulla lotta al cambiamento climatico ma, sempre in nome del pragmatismo, esige una collaborazione di tutti gli Stati. “A Dubai – precisa Meloni - ci siamo fissati degli obiettivi ambiziosi, arrivare a questi obiettivi richiede la cooperazione di tutti a partire dai maggiori emettitori e con un supporto finanziario adeguato, stiamo lavorando per un compromesso efficace”. Ma le responsabilità, spiega, devono essere “condivise" e bisogna "superare le divergenze tra Paesi sviluppati e Paesi emergenti". Per Meloni è"prioritario" che "la decarbonizzazione tenga conto della sostenibilità dei nostri sistemi produttivi e sociali. Dobbiamo proteggere la natura avendo al centro l'uomo. Un approccio troppo ideologico e poco pragmatico su questo tema rischia di portarci fuori dalla strada del successo".

Centrale e toccante il passaggio finale dell’intervento firmato Meloni. Il suo punto di vista, spiega la premier, è quello di "una madre che, come tale, non vede soddisfazione maggiore se non nel lavorare per politiche che rendano possibile a mia figlia e alla sua generazione di vivere in un mondo migliore". "Spetta a noi determinare se" la lotta ai cambiamenti climatici "sarà un successo o un fallimento. Sappiamo che potremmo non beneficiare personalmente dei risultati degli sforzi che stiamo compiendo.

Ma non è questa la cosa importante", ha dichiarato ancora la presidente del Consiglio nel corso del suo intervento a Baku. Meloni ha poi concluso citando lo psicologo e filosofo William James: “Quindi come direbbe James, ‘Agisci come se tu potessi fare la differenza, perché la fa’”.

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