I legali dei due indagati hanno chiesto di spostare la competenza sul fascicolo a Roma: la decisione verrà presa il 17 dicembre
Scandalo dossieraggio, la decisione del Tribunale del Riesame di Perugia sulle eccezione sollevate dalle difese dell'ex sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia Antonio Laudati e del finanziere Pasquale Striano relative alla competenza territoriale è stata rinviata al prossimo 17 dicembre. Tra poco più di un mese verrà sciolta la riserva sulle eccezioni presentate dai legali dei due indagati, per i quali non è Perugia l'autorità chiamata a indagare ma Roma.
Il rinvio della decisione del Tribunale del Riesame perugino è legata al fatto che la difesa di Laudato ha sottoposto oltre che al Riesame anche al gip un'altra eccezione relativa alla retrodatazione. In quest'ultimo caso l'udienza è prevista il prossimo 13 aprile. Andrea Castaldo, difensore del magistrato in pensione, ha evidenziato: "Riteniamo che l'iscrizione nel registro degli indagati di Laudati sia avvenuta tardivamente e quindi ne chiediamo la retrodatazione con la conseguente nullità e inutilizzabilità degli atti. Tutta una serie di investigazioni e di indagini che sono state fatte dalla procura secondo noi non dovevano essere fatte perché il dottor Laudati doveva essere iscritto prima in qualità di indagato e avere quindi tutte le garanzie. Il Tribunale ha deciso di attendere la decisione del gip e ha lasciato anche in standby la questione sulla competenza territoriale".
Dopo quella dello scorso 24 settembre, la nuova udienza davanti al tribunale del Riesame di Perugia è stata fissata in seguito all'appello della procura di Perugia, guidata dal procuratore Raffaele
Cantone, contro il rigetto del gip alla richiesta di arresti domiciliari per i due indagati, al centro dello scandalo sull'accesso abusivo alle banche dati della guardia di finanza e della Procura nazionale antimafia e rivelazione di segreto. Seguiranno aggiornamenti.