"L'Iran ha cercato di eliminare il primo ministro Benjamin Netanyahu": la convinzione arriva da fonti israeliane, in particolare da un alto funzionario del governo citato dalla tv Channel 12. Il riferimento è al drone lanciato dal Libano e finito sulla residenza privata del premier israeliano a Cesarea. Nel frattempo Netanyahu si è già mostrato in video per rassicurare il suo popolo: "Nulla ci scoraggerà, continueremo fino alla vittoria", ha detto al giornalista Gil Mishali, che ha poi postato il breve filmato su X.
Se in un primo momento non era ancora sicuro che quella colpita fosse davvero la casa di Netanyahu, successivamente - come riferito da Axios - è stato reso noto che il drone lanciato da Hezbollah dal Libano ha colpito proprio l'abitazione privata del primo ministro israeliano. Ed è la prima volta che viene preso di mira un obiettivo direttamente legato a lui. A preoccupare, adesso, è la convinzione di Tel Aviv, secondo cui dietro il fallito attentato a Netanyahu ci sarebbe Teheran. Questo potrebbe portare a una escalation senza precedenti, con Israele che potrebbe decidere di attaccare l'Iran quanto prima per vendicarsi. I funzionari israeliani, infatti, stanno considerando il raid con drone come un tentato omicidio. A riferirlo la tv satellitare araba al Jazeera.
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Intanto il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, durante una conferenza stampa congiunta a Istanbul con il suo omologo iraniano Abbas Araghchi, ha detto che "le operazioni militari israeliane in Libano e nella Striscia di Gaza stanno spingendo l'Iran a prendere misure legittime". Fidan, come riportato dal Times of Israel, ha aggiunto che il primo ministro israeliano sta "costantemente aprendo nuovi fronti nella regione" e sta "cercando di trascinare l'Iran in questa guerra". Infine, l'avvertimento: "Non bisogna sottovalutare il rischio che la guerra si estenda all'intera regione".