Prestazione dominante in Texas delle due Ferrari, con il monegasco che domina dal primo all'ultimo giro del Gp degli Stati Uniti e lo spagnolo che passa Verstappen ai box. Penalità di 5 secondi a Norris nel finale
Quando meno te l’aspetti, ecco che arriva la zampata delle Rosse. Dopo un weekend passato alle spalle dei duellanti per il titolo mondiale, Charles Leclerc si prende la sua rivincita personale, dominando dal primo all’ultimo giro il Gran Premio degli Stati Uniti. Il monegasco riesce a scavalcare Verstappen e Norris alla prima curva e non si guarda più indietro, tornando alla vittoria sul tracciato di Austin. Altrettanto convincente la gara di Carlos Sainz, che scavalca il campione del mondo ai box per poi difendere la seconda posizione nel finale di gara.
Norris e Verstappen si danno battaglia negli ultimi giri per conquistare il gradino più basso del podio, per la gioia del pubblico texano. La spunta il pilota McLaren ma uscendo fuori pista: la direzione gara ci mette qualche giro prima di decidere per 5 secondi di penalità che riconsegnano la terza posizione al campione del mondo.
Lampo Leclerc, Hamilton subito fuori
Visto il grande equilibrio in pista, partire al meglio sarà fondamentale per l’evoluzione della gara. Prevedibile, quindi, che i duellanti per il titolo mondiale si diano battaglia: Norris parte benissimo ma Verstappen riesce a portare il suo attacco alla prima curva. Ad approfittarne è Charles Leclerc, che dalla seconda fila si getta nello spazio lasciato dalle due monoposto portando la sua SF-24 davanti a tutti. A conferma che le Ferrari stanno cercando di approfittare al meglio del primo stint, Carlos Sainz, dopo aver superato Norris, prova a mettere le ruote avanti al campione del mondo un paio di volte ma il pilota olandese riesce a difendere la seconda posizione. Le due vetture sono ruota a ruota per quasi un giro ma Verstappen riesce a resistere agli assalti dello spagnolo. Più indietro, l’ansia di dover risalire dalle retrovie al più presto costa molto caro a Lewis Hamilton, che perde il controllo della sua Mercedes finendo nella ghiaia. Con la monoposto del campione inglese in piena via di fuga, la direzione gara è costretta a fare entrare la safety car.
Al sesto giro, quando si riprende a correre, Max prova subito ad aggredire la prima posizione di Leclerc, che è costretto a difendersi dai suoi assalti. Dopo un paio di giri nervosi, il monegasco apre un po’ di luci nei confronti dell’alfiere della Red Bull: meno bene vanno le cose per Sainz, che perde 3-4 decimi nello Snake e fatica a reggere il ritmo di Verstappen. Mentre Leclerc porta il vantaggio su Max a 2,5 secondi, Sainz lamenta problemi di potenza all’uscita dalle curve e odore di benzina nell’abitacolo. Dopo 12 giri, Leclerc accumulare 4,1 secondi di vantaggio su Verstappen grazie alle prestazioni nel settore centrale: Sainz, nonostante i problemi comunicati al muretto, gira su tempi simili a quelli della Red Bull. Tre giri dopo, si complica ulteriormente la rimonta di Russell, penalizzato di 5 secondi per aver “accompagnato” fuori pista la monoposto di Bottas. Al 18° giro, Leclerc viaggia a 7,4 secondi da Verstappen, senza segni di degrado delle gomme: gara finora perfetta quella del monegasco.
Strategia vincente, uno-due Ferrari
Il primo pilota di testa a rientrare ai box è proprio Carlos Sainz che, dopo essersi avvicinato a Verstappen, prova l’undercut: il ferrarista monta la gomma bianca e riesce ad uscire davanti a Perez. Il campione del mondo dovrà darsi da fare per evitare di essere scavalcato dallo spagnolo alla sosta ma non rientra nel giro successivo. Sainz spinge forte per completare l’operazione e mette il giro veloce con 1:38.731 ma a partire dal 25° giro si inizia a sospettare che i piloti di testa abbiano scelto una strategia ad una sola sosta. Mentre Verstappen segnala un problema all’anteriore sinistra e si prepara a rientrare ai box, Norris sta guadagnando moltissimo sul trio di testa. Max rientra in pista dietro a Sainz mentre al giro successivo rientra anche Leclerc; in testa ci sono le due McLaren ma non si sono ancora fermate ai box. Norris ne approfitta per spingere forte e provare ad accumulare vantaggio nei confronti di Leclerc ma il ferrarista con le gomme nuove mette il giro veloce.
Al giro 31 Leclerc si avventa su Piastri, sfruttando al meglio il Drs per riconquistare la seconda posizione: Norris capisce che resistere alla rimonta del ferrarista sarebbe impossibile e rientra ai box. Quando rientra anche la seconda McLaren, Leclerc e Sainz occupano le prime due posizioni, davanti a Verstappen e Norris, che con le gomme nuove fa segnare il giro veloce. Il pilota inglese ha da recuperare circa sei secondi nei confronti del campione del mondo in carica ma il suo ritmo è davvero forsennato: a 20 giri dalla bandiera a scacchi, guadagna poco meno di un secondo a giro nei confronti dei rivali. Ad agevolare la rincorsa del pilota McLaren, i problemi alle gomme che Verstappen comunica ai box ma questo importa poco a Leclerc, che mette il giro veloce con 1:37.834. Quando Sainz risponde a tono al compagno di squadra, limando ancora il record, il muretto McLaren a consigliare a Norris di non spremere troppo le gomme.
A 13 giri dalla conclusione della gara Verstappen inizia a guardarsi nervosamente negli specchietti mentre Sainz riduce lo svantaggio su Leclerc a soli 5 secondi. L’olandese ha il suo bel da fare per tenere dietro l’inglese: a sei giri dalla bandiera a scacchi, nonostante il Drs, Max riesce a resistere all’attacco ma il duello è ben lungi dal finire. Episodio controverso a tre giri dalla fine, quando Norris attacca tagliando la pista e Verstappen lo accompagna fuori. L’episodio viene “notato” dalla direzione gara che mette sotto investigazione il pilota inglese, che si sarebbe avvantaggiato dal fuori pista.
La cosa importa poco alle due Ferrari, che si involano verso una storica doppietta sul Circuit of the Americas: poco prima della bandiera a scacchi, arriva la decisione della direzione gara che infligge 5 secondi di penalità a Norris, riconsegnando il terzo posto a Verstappen. Grande la soddisfazione del muretto Ferrari per un uno-due davvero insperato in terra americana.