Festa grande

4 settimane fa 8

Blog - 23 Ottobre 2024

Festa grande

Festa grande – la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
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Adn Kronos

  • 14:59 - Imprese: aula Camera approva all'unanimità Pdl start up, è legge

    Roma, 23 ott (Adnkronos) - L'aula della Camera ha approvato all'unanimità (243 sì e nessun no) la Proposta di legge sulla 'promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti'. Il provvedimento, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, è legge.

  • 14:56 - Arriva 'Silent pool', un gin amico delle api che parla anche italiano e adora il miele

    Roma, 23 ott. (Adnkronos/Labitalia) - Si chiama Silent Pool Gin, ed è un London Dry Gin di qualità ultra-premium realizzato con 24 botaniche e miele locale. È un gin che è davvero affezionato al territorio in cui nasce e che da lui prende la vera essenza della sua produzione. Silent Pool Gin è stato creato da Ian McCulloch insieme a un gruppo di amici che si riunirono con l'obiettivo di produrre in modo artigianale un nuovo tipo di London Dry Gin capace di raccontare l'eccezionale bellezza naturale dei paesaggi rurali inglesi. Questo impegno li portò sulle rive del leggendario Silent Pool, un incantevole laghetto alimentato da sorgenti e immerso nelle colline del Surrey, noto per il suo splendido colore verde acqua e per le sue origini storiche che risalgono all'ultima era glaciale.

    Ispirandosi alla ricca storia e alla bellezza mozzafiato di Silent Pool, Ian intraprese la trasformazione di un insieme di edifici agricoli fatiscenti nella tenuta di Albury del Duca di Northumberland in una fiorente distilleria. Nasce così, nel 2015, Silent Pool Gin, un vero e proprio omaggio al suo luogo d'origine. Questo eccezionale gin riflette la sua provenienza e l'essenza del tranquillo laghetto da cui prende il nome in ogni dettaglio, dalla distillazione di ingredienti locali al packaging. La sorprendente tonalità verde acqua della bottiglia, riprende proprio lo straordinario colore di Silent Pool, mentre i motivi artigianali in rame che decorano la bottiglia raffigurano intricate illustrazioni botaniche che rimandano sottilmente alle leggende che accompagnano il laghetto.

    “Dieci anni fa abbiamo intrapreso un viaggio allo scopo di catturare il meraviglioso spirito della campagna inglese attraverso un London Dry Gin di qualità ultra-premium, con l'obiettivo di condividerlo con il mondo”, afferma Ian McCulloch. “Siamo molto orgogliosi di aver inserito il gin Silent Pool nel considerevole portafoglio globale di liquori di lusso di William Grant & Sons, perché ora avremo l'opportunità di continuare a far conoscere i sapori rari, complessi e accattivanti di questo gin ai mercati di tutto il mondo, condividendo anche la provenienza e le bellissime storie che stanno dietro all'origine del nostro gin”, aggiunge.

    Silent Pool Gin viene prodotto con cura grazie a una miscela di botaniche ispirate ai fiori autoctoni del villaggio di Albury, tra cui lavanda, camomilla, fiori di sambuco e tiglio locali. Questa accurata selezione di ingredienti locali cattura perfettamente l'essenza di Silent Pool e delle pittoresche colline del Surrey, accostandosi alla precisione dell’arte profumiera. Il processo prevede, infatti, un'abile stratificazione degli aromi per ottenere un profilo gustativo perfettamente equilibrato.

    Ma in questo London Gin c’è qualcosa di squisitamente italiano: le api che, a chilometro zero, producono il miele che arricchisce il gusto di Silent Pool sono di Sergio Pignagnoli, apicoltore italiano trasferitosi in Inghilterra un po’ di tempo fa. I suoi alveari, oltre duecento nella campagna della zona di Guildford proprio dietro la distilleria, sono attivi da venticinque anni e, tra una celletta e l’altra, forniscono l’ingrediente 'segreto' che conferisce al gin una consistenza unica e ricca. Alla fine del processo di produzione emerge un insieme di sapori caratterizzati da aromi floreali, note dominanti di ginepro e di erbe, e un finale evidenziato da sapori arrotondati di pera e, appunto, da un sottile sentore di miele. E per rafforzare il legame con l’Italia Silent Pool ha trovato anche qui il suo miele preferito, che è quello della straordinaria realtà di Mieli Thun, con cui organizza spesso interessanti degustazioni.

    Il complesso profilo aromatico di Silent Pool Gin è il risultato di un accurato processo di distillazione in quattro fasi e di una cura individuale e attenta ai dettagli in ogni fase, che lo distingue dagli altri London Dry Gin. Primo, la macerazione: in primo luogo, le erbe locali e le botaniche speziate vengono fatte macerare in un serbatoio con acquavite di cereali neutra e acqua per 24 ore, in questo modo rilasciano al liquore i loro aromi. Secondo, infusione di piante: le botaniche floreali locali vengono poi macerate separatamente per estrarre le delicate note floreali, questo è un passaggio fondamentale nella creazione di Silent Pool Gin. Terzo, cestello a vapore: prima della distillazione, un cestello viene installato nel collo dell'alambicco, consentendo ai vapori dell’alcol di passare attraverso le botaniche e di arricchire la complessità del gin.

    Quarto, alambicco a vaso: prima di iniziare il processo di distillazione, vengono aggiunte altre tre botaniche direttamente nell'alambicco a vaso per esaltarne ulteriormente il sapore, oltre a una buona dose di miele locale di Albury. Questo miele, proveniente dagli alveari situati proprio dietro la distilleria, è la sostanza botanica chiave che conferisce a Silent Pool Gin una consistenza unica e ricca. Alla fine di questo processo emerge un insieme di sapori caratterizzati da aromi floreali, note dominanti di ginepro e di erbe, e un finale evidenziato da sapori arrotondati di pera e da un sottile sentore di miele.

    Silent Pool Gin si affida anche a una caldaia d'epoca a legna, meticolosamente restaurata, per alimentare il suo esclusivo alambicco di rame. A complemento di questo elemento cruciale, vengono utilizzati serbatoi in acciaio inox su misura provenienti dalla Slovenia, che assicurano precisione e qualità in ogni aspetto del processo produttivo.

    Il risultato è una suadente sinfonia di sapori che lo rende ideale per la preparazione di una vasta gamma di cocktail sofisticati. Robusto e ricco di sfumature, il gin vanta una grande profondità di sapore dominata dal ginepro. Al naso, Silent Pool Gin presenta delicate note floreali. Al palato, il ginepro prende il sopravvento, accompagnato da vivaci aromi di erbe. Una dolcezza persistente e rotonda, che ricorda la pera e lascia il posto a note di miele. Ogni lotto di Silent Pool Gin è una testimonianza della provenienza e della rigorosa artigianalità tradotta in un distillato che si distingue nel mondo del gin.

  • 14:49 - Sanità, Siaarti: "Boom di chiamate al numero verde per dolore cronico, mille in un giorno"

    Roma, 23 ott. (Adnkronos Salute) - La Società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva (Siaarti) celebra il successo del numero verde gratuito 800 624 244, lanciato ieri per supportare i pazienti affetti da dolore cronico. Nel solo primo giorno di attività - riferisce una nota - il servizio ha già registrato oltre 1.000 chiamate, confermando l'importanza di questa iniziativa per la cittadinanza, in una situazione in cui soffrono di dolore cronico 9,8 milioni di persone in Italia. Il numero verde, pensato non per fare diagnosi o terapia, ma per fornire ai pazienti un orientamento sui centri di terapia del dolore presenti in ciascun territorio, ha dimostrato fin da subito di rispondere a un bisogno reale e urgente. Le numerose richieste di assistenza arrivate confermano la necessità di migliorare l'accesso alla terapia del dolore e di sensibilizzare il pubblico sui diritti garantiti dalla Legge 38/2010.

    Il lancio del servizio ha coinciso con l'evento 'Emergenza dolore: linea diretta con i pazienti', che si è tenuto in Senato. Nell'occasione, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha inviato un messaggio di sostegno, sottolineando l'importanza del nuovo servizio nel migliorare la qualità della vita di chi soffre di dolore cronico: "Con la Legge n. 38 del 2010, l'Italia è stata pioniera in Europa delineando un quadro organico per garantire un'assistenza qualificata e appropriata in ambito palliativo e della terapia del dolore per il malato e la sua famiglia - ha affermato il ministro - Il nostro costante impegno oggi è assicurare la piena applicazione di questa legge in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale".

    Antonio Giarratano, presidente Siaarti 2022-2024, ha ribadito l'impegno della società scientifica nel dialogo con le istituzioni e nel promuovere un approccio multidisciplinare alla gestione del dolore. "Nell'ultimo triennio - ricorda - Siaarti ha cercato il confronto con le istituzioni, nella speranza di far recepire quanto contenuto nelle nostre linee guida e nelle buone pratiche cliniche, con l'obiettivo, che è quello proprio della società, di migliorare la salute pubblica e la qualità di vita dei pazienti. Come già dimostrato nel supporto al Manifesto sociale contro la sofferenza, stilato alla fine del 2021 da Siaarti in collaborazione con altre società scientifiche e con le associazioni dei cittadini, se da un lato siamo convinti che lo specialista di riferimento per la terapia del dolore sia l'anestesista-rianimatore-terapista del dolore, dall'altro è fuori dubbio che l'approccio al dolore dei nostri pazienti debba essere multidisciplinare e complessivo, a partire dai medici di medicina generale".

    "La terapia del dolore - rimarca Giarratano - ha costi elevati nel trattamento delle forme più complesse, ma anche il costo sociale del dolore cronico è alto: se funzionasse, in tema di dolore, l'integrazione tra ospedale e territorio, infatti, si potrebbe risparmiare su altri capitoli nell'ambito di quei 61,9 miliardi di euro di costi sociali che il dolore cronico ha ogni anno".

    "Con l'iniziativa di oggi e il lancio del numero verde sul dolore, Siaarti vuole dire ai cittadini-pazienti che siamo dalla stessa parte e, in particolare, noi anestesisti-rianimatori siamo gli specialisti di riferimento per la terapia del dolore. Vogliamo sfatare l'idea che purtroppo molti ancora hanno, per cui il dolore sia qualcosa di cui vergognarsi o una forma di debolezza - evidenzia Elena Bignami, futura presidente Siaarti 2025-2027 - Ci impegniamo a organizzare tra 3 anni una nuova iniziativa pubblica, in primo luogo per vedere i risultati raggiunti a livello sociale e umano ma anche per fare un sunto dei dati raccolti e sulle necessità che si manifestano maggiormente in alcune regioni, che ci aiuteranno nella creazione di una medicina sempre più personalizzata".

    "Per il buon funzionamento di una rete di terapia del dolore, occorre garantire innanzitutto il buon funzionamento dei centri che rappresentano i suoi nodi. Il centro di terapia del dolore, collocato all'interno della rete, è una Unità operativa ospedaliera le cui prestazioni in regime di ricovero ordinario devono essere identificate dal codice di disciplina n. 96 - sottolinea Alessia Violini, responsabile Area culturale dolore Siaarti - Tale Unità operativa dovrebbe essere indipendente dai servizi di anestesia e rianimazione, sia dal punto di vista organizzativo che in termini di budget".

    Anche Silvia Natoli, responsabile della Sezione Siaarti dolore cronico e prossima responsabile dell'Area culturale dolore 2025-2027, evidenzia la necessità di migliorare il riconoscimento della terapia del dolore nel Sistema sanitario nazionale: "Dal rapporto Censis-Grünenthal, secondo l'86,7% degli intervistati sarebbe importante che ci fosse uno specialista dedicato al dolore nel sistema sanitario nazionale: ma noi anestesisti-rianimatori ci siamo già - ricorda Natoli - Evidentemente i nostri pazienti non lo sanno. Sui 9,8 milioni di pazienti che soffrono di dolore cronico in Italia, solo 800.000 nei nostri centri di terapia del dolore. E gli altri chi li tratta? O perché non sono curati? Perché c'è questa dispersione?", si chiede. "La mancanza di identità e riconoscimento della nostra disciplina e di noi anestesisti-rianimatori è ciò che dobbiamo combattere", aggiunge.

    La giornata è stata organizzata col supporto non condizionante di Grünenthal. "E' importante sottolineare il contributo dato proprio da aziende come Grünenthal, che senza condizionamenti supportano le campagne di sensibilizzazione nei confronti della politica e della società civile sul tema del dolore", è il commento di Giarratano. "Grünenthal è un'azienda impegnata in Italia da oltre 45 anni nell'area del dolore: abbiamo contribuito ad evolvere la gestione del dolore nel nostro Paese e continuiamo a farlo attraverso iniziative di sensibilizzazione per i cittadini e di informazione scientifica e formazione per i clinici - dichiara Laura Premoli, General Manager di Grünenthal Italia - Questo nostro impegno è orientato allo sviluppo di una cultura condivisa sul dolore; si basa su partnership costruttive e trasparenti con le società scientifiche e istituzioni concretizzandosi attraverso il supporto a iniziative per il paziente e la comunità scientifica quali il Manifesto contro il dolore, il rapporto Censis-Grünenthal e oggi con il supporto al numero verde Siaarti, utile e accessibile. Auspichiamo che assieme alle istituzioni, agli specialisti e a tutti gli stakeholder si possa agire tutti, sempre più uniti e determinati a raggiungere questi obiettivi".

    Il numero verde 800 624 244 continuerà a essere a disposizione dei pazienti in tutta Italia - conclude la nota - offrendo un canale diretto e gratuito per ottenere informazioni sui propri diritti e orientamento.

  • 14:41 - Previdenza, Damiano: "Quella complementare sia obbligatoria con fiscalizzazione di vantaggio"

    Roma, 23 ott. (Adnkronos/Labitalia) - "A mio parere, oggi la previdenza complementare non è più quel qualcosa in più da aggiungere all'assegno come era tempo fa, ma è piuttosto è fondamentale per arrivare a qualcosa di dignitoso quando si andrà in pensione. Accanto al pilastro pubblico, quindi, l’iscrizione alla previdenza complementare dovrebbe diventare obbligatoria ma con un forte sostegno di fiscalizzazione di vantaggio". Lo ha detto Cesare Damiano, già ministro del Lavoro, intervenendo alla prima edizione del 'Global Welfare Summit', il più importante evento sul welfare globale in Italia, in corso a Villa Miani a Roma.

  • 14:30 - Mo: Gallant: 'dopo nostro attacco in Iran, mondo capirà capacità Iaf'

    Tel Aviv, 23 ott. (Adnkronos) - "Dopo il nostro attacco in Iran, tutti capiranno cosa avete fatto nel processo di preparazione e addestramento". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant parlando ai piloti della Iaf della base aerea di Hatzerim, aggiungendo che "tutti coloro che un anno fa sognavano di batterci e attaccarci hanno pagato un prezzo alto e non vivono più quel sogno".

  • 14:25 - Calcio: Baku e Madrid vogliono ospitare finale di Champions 2027, 4 candidature per le donne

    Roma, 23 ott. (Adnkronos) - La finale di Champions League maschile del 2027 si terrà a Baku o Madrid, mentre ci sono quattro offerenti per la finale femminile, come ha dichiarato la Uefa. La finale maschile si sarebbe dovuta svolgere originariamente a Milano, ma la città italiana non ha potuto garantire che la ristrutturazione dello stadio di San Siro e dell'area circostante sarebbe stata completata in tempo. Ora l'Azerbaijan con lo Stadio Olimpico di Baku e la Spagna con l'arena di casa dell'Atletico Madrid, l'Estadio Metropolitano, hanno dichiarato il loro interesse.

    Le quattro parti interessate per la finale femminile del 2027 sono il Galles con il Principality Stadium di Cardiff, la Spagna con il Camp Nou di Barcellona, ​​lo Stadio Nazionale Polacco di Varsavia e lo St Jakob Park di Basilea, in Svizzera. Le offerte formali devono essere presentate entro marzo 2025 e la città ospitante sarà annunciata due mesi dopo. Le finali del 2025 e del 2026 si terranno rispettivamente a Monaco e Budapest per la categoria maschile e a Lisbona e Oslo per quella femminile.

  • 14:13 - Welfare, Zaffini: "Serve secondo pilastro sanità integrativa, al lavoro su riforma"

    Roma, 23 ott. (Adnkronos/Labitalia) - "La Commissione che presiedo sta lavorando a strutturare il secondo pilastro della sanità integrativa. La riforma che la commissione si appresta a fare, speriamo tra fine 2024 e inizio anno nuovo di avere i testi sui quali lavoreremo, punta ad avere un secondo pilastro della sanità integrativa, con prestazioni che lo Stato non garantisce e dall’altro non riesce a erogare. E' necessaria un'assunzione di responsabilità, il nostro sistema pubblico della sanità così come è non regge". Lo ha detto Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari Sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, intervenendo al Global Welfare Summit', il più importante evento sul welfare globale in Italia, in corso a Villa Miani a Roma.

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