Giustizia & Impunità
di F. Q. | 24 Ottobre 2024
Finanziamenti a società vicine alla ‘ndrangheta. Per questa ragione la Guardia di finanza di Milano ha sottoposto ad amministrazione giudiziaria di Banca Progetto, una banca d’affari milanese. Il provvedimento, disposto Tribunale di Milano Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, scaturisce dalle indagini della Dda di Milano su apporti tra l’istituto finanziario e soggetti legati a clan di ‘ndrangheta.
In una nota della procura si legge che “è stato accertato come diverse società indirettamente gestite da soggetti contigui ad esponenti di un gruppo di matrice ‘ndranghetista, hanno beneficiato negli anni di finanziamenti erogati dall’istituto di credito con assistenza di garanzie statali previste dal Fondo Centrale di Garanzia a favore delle pmi del Mediocredito Centrale, accedendo così agli aiuti di stato a sostegno dell’economia nell’emergenza del Covid-19 e a seguito dello scoppio della guerra Russo-Ucraina”.
Gli approfondimenti condotti dagli investigatori delle Fiamme gialle hanno evidenziato “diverse criticità sull’operatività dell’istituto di credito, con riguardo ai pericoli di permeabilità dello stesso in relazione ai rapporti con soggetti indagati per gravi delitti o destinatari di misure di prevenzione personali/patrimoniali. L’intermediario, spesso eludendo i principi della normativa antiriciclaggio, avrebbe erogato finanziamenti assistiti da garanzia statale in favore di società pienamente inserite all’interno di dinamiche criminali”.
Sul sito dell’istituto si che la banca “opera nel mercato italiano ed internazionale offrendo prodotti ad imprese e famiglie. Dalle sedi di Milano e Roma, attraverso una rete commerciale presente su tutto il territorio nazionale ed un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia, copre le esigenze di credito delle PMI italiane e supporta i clienti privati con soluzioni digitali innovative” con 7.700 clienti e 7.6 importi finanziati.