Hezbollah apre alla proposta Usa per un cessate il fuoco: c’è l’accordo di massima. Ma Israele continua a bombardare

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 c’è l’accordo di massima. Ma Israele continua a bombardare

| 18 Novembre 2024

La guerra tra Israele e Libano potrebbe presto sbloccarsi in direzione della pace. Niente di definitivo, niente di ufficiale, ma le indiscrezioni che arrivano da Beirut lasciano ben sperare: Hezbollah, secondo quanto riferisce Axios, è favorevole alla bozza di accordo di cessate il fuoco con Israele, presentata dagli Stati Uniti. La risposta del Partito di Dio è stata “si, ma”, dunque i negoziati continuano con l’obiettivo di chiudere gli ultimi punti rimasti in sospeso. Sebbene non vi sia stato alcun accordo esplicito sulla bozza consegnata da Washington a Beirut la scorsa settimana, il gruppo ha fornito “indicazioni positive” all’intesa, secondo fonti coinvolte nei colloqui.

Secondo la tv libanese Lbci, il Paese dei Cedri ha informato l’amministrazione Biden sulle intenzioni di Hezbollah. Inoltre, riferisce l’emittente, l’inviato americano Amos Hochstein dovrebbe arrivare a Beirut martedì per riesaminare alcuni termini della proposta, per assicurarsi che siano in linea con la Costituzione libanese.

Il presidente del Parlamento Nabih Berri, stretto alleato del gruppo militante sciita, sta negoziando per conto del governo libanese e di Hezbollah. Il suo team ha detto che sta ancora studiando la proposta e che trasmetterà oggi le dichiarazioni ufficiali al partito armato. Sulla base di ciò, Hochstein potrebbe volare a Beirut e in Israele.

Intanto Israele non accenna a diminuire la propria pressione sull’avversario libanese e nel corso dei suoi raid ha ucciso anche otto paramedici della protezione civile libanese, secondo quanto scrive Al Jazeera che cita l’agenzia libanese Nna. Almeno sei di loro sono morti ad Arab Salim, nel governatorato di Nabatieh. A Nabatieh si trovavano anche gli altri due paramedici dell’autorità islamica della salute. Il governo libanese e alcune ong accusano Israele di “prendere deliberatamente di mira” i soccorritori e il personale medico e paramedico in Libano.

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