18 Novembre 2024 15:48
Il fascicolo sul terribile incidente in corsa subito da Alice Toniolli, lo scorso 14 agosto, non andrà in archiviazione: la 19enne e il papà hanno presentato denuncia al Tribunale di Treviso che ha così inserito nell’elenco indagati tre persone con le accuse di lesioni personali gravissime e colpose. La ragazza è ancora in riabilitazione e non si sa se le lesioni siano ancora permanenti.
La famiglia di Alice Toniolli ha deciso poco prima dello scadere del tempo utile che avrebbe portato l'archiviazione del caso, a sporgere denuncia per l'incidente gravissimo subito dalla giovane ciclista lo scorso 14 agosto quando, durante il 62° Circuito dell'Assunta a Vittorio Veneto, era andata a sbattere contro un muretto colpendo il volto e finendo in coma. Con la decisione ufficializzata al Tribunale di Treviso, adesso sono formalmente indagate tre persone.
Scadeva oggi, lunedì 18 novembre 2024 il tempo utile per presentare denuncia ed evitare l'archiviazione del caso. Il silenzio dei familiari della ciclista coinvolta nella drammatica caduta avevano fatto pensare ad un nulla di fatto ma alla fine il padre di Alice, suo procuratore speciale, ha fatto l'ultimo passo necessario perché l'inchiesta proseguisse. Così, a poche ore dalla scadenza dei termini, Alice e il genitore hanno firmato e presentato la querela presentata al Tribunale di Treviso. Il fascicolo, che era stato aperto dal pubblico ministero Michele Permunian che sta indagando sull'incidente di corsa e che, quindi, ora andrà quindi avanti.
Chi sono i 3 indagati dell'incidente di Toniolli
La denuncia formale ha inserito tre nomi nel registro ufficiale degli indagati che erano stati sentiti già dalla Procura. Si tratta di Giacomo Salvador, il presidente dell'Associazione Cicloturistica Vittorio Veneto organizzatrice della gara dell'Assunta, Giulio De Nardi e Daniele Borsoi, rispettivamente direttore e vice-direttore della corsa.
Le accuse pesanti: lesioni personali gravi e colpose
Nel corso dell'indagine era caduta l'aggravante relativa al mancato rispetto delle normative in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Il tutto non poteva procedere poiché la giovane al momento del terribile impatto che l'ha ridotta in coma, era una ciclista dilettante. Ma nei confronti dei tre indagati dal Tribunale di Treviso adesso, sulla base delle querela, pesano le pesantissime ipotesi accusatorie della parte lesa, riguardanti lesioni personali gravissime e colpose.
Come sta Alice Toniolli dopo l'incidente: in riabilitazione
Alice Toniolli a seguito del colpo col viso al cordolo di mattoni a bordo strada privo di adeguate protezioni, era stata ricoverata d'urgenza in condizioni gravi. La giovane ciclista era stata posta in coma farmacologico in ospedale da cui era uscita 10 giorni dopo l'incidente. La 19enne il 24 agosto era riuscita a riprendere conoscenza: "Parla e riconosce le persone", avevano fatto sapere i soci della società sportiva per cui correva, la ‘GS Topgirl'. Da quel 24 agosto per Alice è iniziata una lunghissima riabilitazione, trasferita dall'ospedale in una clinica attrezzata, dov'è tutt'ora. Ancora non si è in grado di capire se i traumi e le conseguenze subite siano a tutti gli effetti permanenti.