«Preoccupa che i Popolari abbiano rotto ancora una volta il cordone sanitario». È il cuore di un lungo sfogo pubblicato ieri da Ilaria Salis, insieme a Ignazio Marino, Mimmo Lucano e gli altri eurodeputati rossoverdi. Fa il paio con le parole rilasciate a Repubblica da Iratxe García Pérez, capogruppo nel parlamento Ue dei Socialisti, la famiglia cui appartiene il Pd: bolla come «non accettabile» l’accordo tra Italia e Albania e avverte che «mettere al livello di vicepresidente esecutivo un commissario che non fa parte di quei gruppi politici che hanno sostenuto von der Leyen non aiuta a continuare con quella coalizione e rende ancora più difficoltosa questa alleanza». Morale della storia: la «fiducia a Ursula» non è scon tata.
No, questa legislatura europea non sarà la fotocopia di quella che l’ha preceduta. Chi ci sperava è già costretto a ricredersi. Il vicepresidente dell’esecutivo di cui si lamenta la progressista basca è l’italiano Raffaele Fitto: a sinistra non si aspettavano che un esponente del partito di Giorgia Meloni avrebbe avuto da von der Leyen un incarico così importante, segno che il «cordone sanitario» non esiste più. (...)
Clicca qui, registrati gratuitamente a www.liberoquotidiano.it e leggi l'articolo di Fausto Carioti