Intesa Sanpaolo ha riportato un utile netto di 7,167 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024 in rialzo del 17,1% rispetto ai 6,122 miliardi di primi nove mesi del 2023. Lo riferisce il gruppo in una nota. Nel terzo trimestre del 2024 l’utile netto ammonta a 2,401 miliardi di euro rispetto ai 1,9 miliardi registrati nel terzo trimestre del 2023, mentre nel secondo trimestre del 2024 è stato si 2,465 miliardi di euro. «I risultati dei primi nove mesi del 2024 evidenziano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una solida redditività sostenibile, con un utile netto pari a 7,2 miliardi di euro e previsto a oltre 8,5 miliardi nell’intero anno tenendo conto delle azioni gestionali del quarto trimestre per l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo, che contribuiscono all’utile netto del 2025 previsto a circa 9 miliardi», si legge nella nota.
«Intesa Sanpaolo - si legge in una nota - è pienamente in grado di continuare a operare con successo in futuro grazie ai punti di forza che contraddistinguono il Gruppo, in particolare la redditività resiliente, la solida patrimonializzazione, lo status di Banca a zero Npl, i significativi investimenti in tecnologia e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi (9.000 persone del Gruppo in uscita entro il 2027) anche a seguito dell’accelerazione nella trasformazione tecnologica (55% degli applicativi già cloud-based); la leadership nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory con circa 100 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela identificate per alimentare la crescita». E ancora: «Il solido andamento economico e patrimoniale dei nove mesi si è tradotto in una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno Esg del Gruppo - afferma Intesa - in particolare: significativo ritorno cash per gli azionisti: 5 miliardi di euro di dividendi maturati nei nove mesi (che si aggiungono al buyback pari a 1,7 miliardi di euro concluso a ottobre 2024), di cui 3 miliardi in distribuzione come acconto dividendi a novembre; 4,6 miliardi di euro di imposte generate e aumentate di 0,7 miliardi di euro rispetto ai primi nove mesi 2023 per effetto della crescita degli interessi netti che ha trainato l’aumento di 1,3 miliardi di euro del risultato corrente lordo; espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà (oltre 48,2 milioni di interventi tra il 2022 e i primi nove mesi 2024); rafforzamento delle iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (18,7 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e i primi nove mesi 2024); contributo pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi complessivamente nel quinquennio 2023- 2027 al supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali (di cui oltre 0,5 miliardi di euro già inclusi nei risultati del 2023 e dei primi nove mesi 2024 e la restante parte inclusa pro-quota nelle prospettive di utile netto per l’intero 2024 e il 2025), con circa 1.000 persone dedicate a supportare le iniziative».
I risultati dei primi nove mesi del2024 confermano Intesa Sanpaolo "leader a livello europeo: il valore di Borsa raggiunto ci colloca nello stesso raggruppamento di Bnp Paribas e Santander, banche con una dimensione di bilancio ben superiore alla nostra. Nel 2024 contiamo di conseguire un utile netto superiore a 8,5 miliardi di euro, frutto di significative azioni volte a una ulteriore sostenibilità dei risultati, mentre l'obiettivo di utile netto per l'esercizio 2025 è stato aumentato a circa 9 miliardi, grazie all’elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica.". Lo afferma il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, commentando i risultati finanziari dei primi nove mesi.