L'ex consigliere di Donald Trump: "Ecco perché ha vinto"

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George Lombardi, amico ed ex consigliere di Donald Trump, racconta come e perché il tycoon è riuscito a tornare alla Casa Bianca

 "Ecco perché ha vinto"

"Non ho mai avuto dubbi e già dopo lo spoglio del 2% delle schede avevo capito che avremo vinto". George Lombardi, amico ed ex consigliere di Donald Trump, racconta come ha vissuto la notte delle elezioni.

Una parte dei trumpiani, però, non avevano la sua stessa sicurezza. Qual era la loro maggiore preoccupazione?

"L'unica preoccupazione dei sostenitori di Trump era quella di vincere con poco scarto perché i democratici avrebbero potuto chiedere il riconteggio e si sarebbe perso parecchio tempo, però, già dal numero di votanti di certe aree era chiaro che stavamo vincendo".

Perché le minoranze stavolta hanno in gran parte voltato le spalle ai democratici?

"L’enorme afflusso di immigrati clandestini dal Sudamerica dà fastidio proprio ai latinos che lavorano negli Stati Uniti e che magari prendono solo 15 dollari all’ora per il McDonald’s. E, con l’arrivo di 20 milioni di nuovi immigrati, temono di essere pagati 5 dollari e non più 15. Anche gli uomini afroamericani hanno votato in gran parte per Trump perché hanno gli stessi timori dei latinos. Fino a non poco tempo fa avevano aiuti sovvenzioni dal governo, mentre ora hanno visto Biden e Harris aiutano economicamente gli immigrati clandestini. Si vedono abbandonati dai democratici e, dopo 10/20 anni, si sono spostati verso Trump".

Perché i dem prendono voti solo nelle aree costiere e non sanno parlare all’America profonda?

“I democratici continuano a pensare che queste persone sono dei sudditi che continueranno a votare per loro ugualmente. Le elites di sinistra radical chic hanno perso i contatti con il proletariato, non visitano le fabbriche e hanno perso contatto con questa gente di cui non capiscono più le loro necessità. Inoltre, i proletari vedono che i leader di sinistra sono ricchi e vivono nei salotti, nelle televisioni e nelle case popolari non ci vanno più. Trump, invece, va a mangiare al McDonald’s insieme ai suoi operai, mentre Harris non sa cosa significa lavorare. E questa è una critica che spesso arriva proprio da sinistra”.

Quali sono i motivi della vittoria di Trump che viene dipinto dagli avversari come un fascista e un razzista?

“Trump ha vinto grazie ai temi su cui ha scelto di impostare la sua campagna elettorale, ma soprattutto grazie alla sua personalità.

Quando è stato ferito di striscio con un colpo di pistola che lo ha mancato per pochi millimetri, Trump anziché nascondersi dietro gli uomini del servizio d’ordine si è alzato e, pur essendo tra la vita e la morte, ha detto: ‘Dovete combattere’. Tutto questo ha avuto un gran peso sull’elettorato”.

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