L’incredibile gaffe di Luciana Littizzetto a ‘Che tempo che fa’: “Volevo lanciare un messaggio a Moschino. Franco, pensaci….”. Fazio: “E’ morto tanti anni fa”

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“Signor Moschino, secondo me lei si deve superare, andare avanti e fare una borsa a moschino, a forma piccola mosca e poi a moscone! È un’idea geniale. Franco pensaci!“. Con la sua solita ironia, Luciana Littizzetto ha commentato a “Che tempo che fa” l’ultima creazione del brand Moschino, una borsa a forma di sedano dal costo di 3700 euro. Peccato che la comica torinese fosse totalmente ignara del fatto che Franco Moschino, il geniale stilista fondatore della maison, sia scomparso trent’anni fa e che oggi il marchio sia guidato da Adrian Appiolaza.

Tutto è iniziato mentre la comica commentava con il suo consueto stile satirico l’ultima creazione del marchio Moschino: una borsa a forma di sedano dal costo di 3.700 euro: “Volevo lanciare un messaggio a Franco Moschino”, ha detto Littizzetto. “Signor Moschino, secondo me lei si deve superare, andare avanti e fare una borsa a forma di moschino, poi di moscone! È un’idea geniale. Franco, pensaci!”. Sul momento, nessuno in studio ha detto niente, anzi, la diretta è proseguita come da scaletta con il collegamento di Sinner dagli Atp di Torino e la “letterina” settimanale di Luciana. L’incredibile gaffe, però, non è certo passata inosservata al pubblico, e infatti subito si sono scatenati commenti e ironia sui social: “Qualcuno dica alla Littizzetto che Moschino è scomparso nel ’94“, ha scritto un utente su X. “Ma non poteva verificare?”, ha aggiunto un altro.

“Moschino è morto”, la gaffe di Lucianina Littizzeto a #ctcf pic.twitter.com/beaQ3vAqz4

— Anna Mobene (@annamobenesi) November 18, 2024

Tanto che, alla fine del monologo, però, Fabio Fazio è intervenuto e ha cercato di correre ai ripari, ipotizzando che la comica si riferisse all’azienda e non allo stilista: “Per quelli che non hanno niente da fare… Lo so che Franco Moschino è scomparso diversi anni fa”. Con le mani giunte e un’espressione tra il dispiaciuto e il divertito, con la sua consueta sincerità, ha ammesso di non essere a conoscenza della morte dello stilista: “Io non lo sapevo, mi dispiace… È morto?“, ha chiesto visibilmente imbarazzata. Quindi ha cercato di stemperare il momento: “Scusatemi… È morto quarant’anni fa?! Ah, tanti… Ma ci sarà un altro Moschino nell’azienda, no?”

Franco Moschino, fondatore dell’omonima casa di moda nel 1983, è stato un rivoluzionario nel mondo del fashion con il suo stile ironico, giocoso e anticonformista. Alla sua morte, avvenuta nel 1994 a causa di un infarto dovuto a un cancro intestinale legato all’AIDS, la direzione creativa del marchio passò al suo braccio destro, Rossella Jardini, poi, dal 1999, Moschino è entrato a far parte del gruppo Aeffe di Alberta Ferretti. Oggi, sotto la direzione creativa dello stilista argentino Adrian Appiolaza, il brand continua a essere sinonimo di creatività e audacia, valori che Franco Moschino incarnava con ogni sua creazione: la borsetta a forma di sedano commentata da “Lucianina” ne è un esempio.

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