“L'origine del mondo”, è il film che mette in scena la forza delle donne

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Annamaria Piacentini 31 ottobre 2024

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Lo stupore e la forza sono la chiave di lettura del film L’origine del mondo (Prodotto da ArmosiA con Rai Cinema, Wave Cinema e Fairway Film). La storia, ci ha colpito, perché in questo mondo assente e senza regole, apre le porte alla rinascita dell’identità perduta e ritrovata, in un racconto contraddittorio ed estremo, provocatorio e carismatico. La regista, Rossella Inglese, già nota per i suoi cortometraggi molto apprezzati dalla critica, mette in scena una toccante celebrazione della forza, ma anche delle fragilità dell'universo femminile. Eva (Giorgia Faraoni, vista in “Mia” di Ivan De Matteo), ha 19 anni, Bruno (Fabrizio Rongione), 45. Si incontrano quando la ragazza causa un incidente che porta alla morte la moglie di Bruno. Lui non sa che è stata Eva. Diventa difficile per lei, così giovane e altruista, confessare e ritrovare equilibrio in una vita apparentemente finita. Esiste un compromesso? Il film è stato in concorso a Panorama Italia - Alice nella Città. Ne parliamo con la protagonista.

Chi è Eva?

“Una ragazza che vive nella paura di dover confessare ad un uomo, conosciuto dopo l'incidente della moglie, che la colpevole è lei. È una ragazza che soffre, che vive ogni giorno della sua vita tra il rimorso e la voglia di raccontare a Bruno tutta la verità”.

Lei è un'attrice giovane, ma di grande talento. Il suo personaggio non era facile...

“Sì, è un ruolo fatto di molti silenzi, perché la chiave è il dolore che Eva porta nel cuore. Non riesce a liberarsene. Mentre recitavo, la sentivo dentro di me, volevo darle il coraggio di parlarne”.

Cosa era più importante per Eva?

“La voglia di reagire, ma ci voleva una grande forza.  Il suo dolore è stato il mio”.

Anche Eva è una vittima?

“Lo sarà fino a quando non accetterà sé stessa”.

Nella vita reale, cosa avrebbe fatto al suo posto?

“Se mi fosse capitata una cosa del genere avrei agito come lei. È un'anima tormentata, ma la sua forza è la volontà di redimersi.”

Questa storia, cosa le ha insegnato?

“Sono diventata molto più forte, più capace di sentirmi pronta ad affrontare la vita”.

A proposito di “vita”, che rapporto ha con la realtà?

“Ottimo, lo riconosco. Sono veneta, amo il cinema e sono molto legata alla mia famiglia di origine”.

So che è già stata richiesta per altri  ruoli importanti. E che ama i film d'azione, giusto?

“Infatti, vorrei interpretare in una serie televisiva una specie di Bond Girl, in una storia d'azione, un po' tarantiniana”.

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