La Dda di Milano ricorre al Riesame e chiede i domiciliari per Pazzali. "Spiati anche cittadini russi". Il Copasir chiede gli atti

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La Dda di Milano ha già depositato in queste ore il ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere tredici custodie cautelari in carcere per altrettanti indagati, tra cui Carmine Gallo e Nunzio Samuele Calamucci, finiti ai domiciliari su decisione del gip, e gli arresti domiciliari per altri tre, tra cui Enrico Pazzali, titolare della Equalize, società al centro dell'inchiesta sui presunti dossieraggi illegali, e presidente della Fondazione Fiera Milano. Il gip Fabrizio Filice, infatti, su 16 posizioni aveva disposto solo quattro misure di domiciliari e due interdittive, non applicando alcuna custodia cautelare per Pazzali.

Il Copasir, a quanto si apprende, ha chiesto gli atti dell'inchiesta di Milano sui dossieraggi, compatibilmente con il segreto istruttorio. Sono emersi dalle carte diffuse finora presunte acquisizioni di documenti dell'intelligence ed il gruppo degli indagati godrebbe, si legge nell'ordinanza, di "appoggi di alto livello", anche "quello dei servizi segreti, pure stranieri". Il Comitato vuole così vederci chiaro per i profili che riguardano il coinvolgimento degli 007, come ha fatto in passato con l'inchiesta di Perugia legata agli accessi alle banche dati del finanziere Pasquale Striano.

Pm, anche più di 800mila gli 'spiati'  - Stando alle ipotesi della Dda di Milano, che indaga sui presunti dossieraggi illegali, sarebbero anche molte di più di 800mila le persone che potrebbero essere state spiate con accessi abusivi alle banche dati. Nunzio Samuele Calamucci, come emerso dagli atti, diceva che avrebbe avuto "a disposizione" un "hard disk contenente ottocentomila Sdi", ossia informazioni acquisite dalla banca dati delle forze dell'ordine. 

Sequestrato l'archivio di Carmine Gallo - Emerge anche da intercettazioni, 'era nascosto in un garage'. Nell'inchiesta della Dda di Milano sulla banda di presunte cyber-spie è stato sequestrato l'archivio dell'ex poliziotto Carmine Gallo, di cui parla anche nelle intercettazioni e che avrebbe tenuto nascosto in un garage. Un archivio soprattutto cartaceo.

Dati rubati, sequestrato un server in Lituania - Nell'indagine della Dda di Milano con al centro un network di presunti 'spioni' che ha saccheggiato, rubando informazioni riservate da banche dati strategiche a livello nazionale, come lo Sdi, è stato sequestrato un server in Lituania. Il sequestro disposto dal pm Francesco De Tommasi, che con l'aggiunto Alessandra Dolci e il procuratore Marcello Viola coordina l'inchiesta delegata ai carabinieri di Varese, arriva dopo gli arresti di venerdì scorso tra cui quello dell'ex super poliziotto Carmine Gallo. La Procura sta valutando anche una rogatoria in Inghilterra, dove c'era una sorta di centrale di hacker guidata da una donna.

"Con riferimento alle notizie di stampa sull'indagine avente ad oggetto l'attività della Equalize srl, la dottoressa Carla Romana Raineri intende manifestare la sua estraneità agli illeciti ai quali è stata accostata". Lo si legge in una nota dell'avvocato Nicola Menardo dello studio legale Grande Stevens, che assiste la presidente della prima sezione civile della Corte d'Appello di Milano. 

"Spiati anche cittadini russi"

Spuntano anche presunti dossier su cittadini russi negli atti dell'inchiesta della Dda di Milano sulla banda di cyber-spie. Samuele Calamucci, hacker del gruppo, intercettato parla di un "report" su un "famoso oligarca russo" e in altri passaggi i pm scrivono che si è cercato di accertare l'identità del russo e l'unico elemento è "una vicenda che vede coinvolti dei cittadini russi-kazaki (Victor Kharitonin e Alexandrovich Toporov)" e "la costruzione di un hotel a Cortina d'Ampezzo e la gestione di svariati resort di lusso". Un accesso abusivo, poi, avrebbe riguardato Vladimir Tsyganov e Oxana Bondarenko, attivi nel settore moda. 

Attilio Fontana: "Stupito da Pazzali, ne parlerò con Sala"

"Enrico Pazzali è una persona che ho sempre stimato e che continuo a stimare. Di questa faccenda sono stupito perché io non sapevo assolutamente nulla di queste iniziative e di queste attività". Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana sull'inchiesta sui dossieraggi. A chi chiedeva se Pazzali debba fare un passo indietro dalla Fondazione Fiera Milano, Fontana ha replicato che "ne parlerò col sindaco Sala, ci dovremo incontrare perché la nomina è stata fatta in maniera congiunta". 

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