Prova convincente dei capitolini che mettono sotto i liguri e chiudono i conti nel finale di partita con l'uno-due Pedro-Vecino. Lazio che risale la classifica mentre il Genoa precipita in terzultima posizione
Dopo il primato nella classifica di Europa League, le Aquile continuano la rincorsa ai piani alti della Serie A battendo in casa il sofferente Genoa di Gilardino. All’undici di Baroni basta un gol per tempo, opera dell’olandese Noslin e dell’inossidabile Pedro, più la rete nel recupero di Vecino per portare a casa i tre punti ed inguaiare ulteriormente i rossoblu. I capitolini mettono una prova convincente, concedendo poco o niente ai liguri e con questa vittoria possono aspettare il risultato di Fiorentina-Roma con più ottimismo. Molto da rivedere, invece, per l’undici di Gilardino, che precipita in terzultima posizione.
Le scelte dei tecnici
Dopo il turnover operato in Europa League, Baroni schiera l’undici titolare con due sole esclusioni, lo squalificato Romagnoli e l’influenzato Zaccagni. Le modifiche arrivano anche in avanti, con il trio inedito Noslin, Isaksen e Dia alle spalle di Castellanos. Se in difesa Patric torna a fianco di Gila, la mediana ritrova Marusic, Tavares ed il recuperato Guendouzi.
Il Genoa di Gilardino è ancora in piena emergenza, con il tecnico costretto ad una nuova rivoluzione dell’undici titolare. Fuori Marcandalli e Melegoni, in difesa torna Vogliacco mentre Vasquez e Zanoli compongono il centrocampo. Visto che Mario Balotelli non è ancora disponibile, Thorsby affiancherà Pinamonti in avanti. Recuperati ma in panchina sia Ekhator che Badelj.
La sblocca Noslin, Genoa abulico
Nonostante il momento molto complicato per i rossoblu, la prima occasione arriva dopo un paio di minuti: l’angolo di Martin manca la testa di Thorsby ma finisce nell’area piccola, dove Provedel allontana coi piedi. La Lazio rende il favore poco dopo grazie all’ennesima galoppata dell’incontenibile Tavares sulla sinistra: buono il suo cross per Noslin ma la girata dell’olandese è da dimenticare. I pericoli principali per la difesa ligure arrivano dal portoghese, che a volte cerca anche la porta: non male il suo tiro al 10’ ma leggermente alto. Il Genoa trova uno spiraglio buono per il tiro di Martin, ancora una volta da calcio d’angolo ma è una conclusione facile preda di Provedel. La partita si sblocca al 21’, quando è ancora Nuno Tavares a seminare il panico nella difesa del Genoa. Dopo una lunga corsa palla al piede, un rimpallo fa carambolare il pallone dalle parti di Noslin: l’oranje scarta prima Sabelli, poi Vogliacco prima di mettere un gran tiro sul palo lontano e battere Leali.
Sulle ali dell’entusiasmo, Tavarez continua a spingere sulla fascia, costringendo Sabelli a spendere un cartellino giallo per fermare la sua corsa. Con la Lazio ansiosa di chiudere al più presto la partita, il pressing alto dell’undici di Baroni vede qualche intervento un po’ ruvido, come quello che costa il cartellino giallo a Noslin. Un preoccupato Gilardino invita i suoi ad abbassare il ritmo e riflettere di più prima di passare il pallone: la manovra del Grifone ne guadagna, anche se i liguri non creano occasioni degne di questo nome. Nonostante il ritmo blanco, il pallino del gioco rimane ancora fermamente in mano ai padroni di casa: a parte alcune puntate sporadiche, il Genoa non impensierisce la difesa capitolina. L’occasione migliore la creano i padroni di casa, sempre da calcio d’angolo: imperioso stacco di Castellanos ma il colpo di testa finisce fuori di non molto. Sul rovesciamento di fronte ci vuole un’uscita di pugno di Provedel per sventare un pericoloso colpo di testa ma sono sempre le Aquile a pungere, come al 41’ con un potente tiro da fuori di Tavares. Alla fine, però, si va negli spogliatoi sul meritato 1-0 per la Lazio.
Pedro e Vecino chiudono i conti
Visto il giallo rimediato nel primo tempo, Gilardino sostituisce all’intervallo Sabelli con Norton-Cuffy e l’inglese classe 2004 ripaga subito la fiducia del suo tecnico: progressione per vie centrali e un destro velenoso dalla distanza che costringe Provedel ad una parata non banale. Lo spavento sveglia la Lazio, che si rovescia in avanti e costringe ad arretrare il Genoa ma il piglio degli ospiti in questa ripresa è decisamente migliore. Al 51’ tocca a Thorsby approfittare di una bella sponda di Pinamonti per cercare la porta con un tiro al volo, fuori non di molto. Sul rovesciamento di fronte, finalmente Tavares riesce a trovare in area Castellanos, che ha spazio e tempo per stoppare e tirare di sinistro: il pallone, però, finisce alto, per la disperazione della panchina laziale. Qualche protesta nei confronti di Piccinini poco dopo, quando l’entrata ruvida di Gila su Zanoli viene punita con un giallo ma il Genoa è ora più propositivo ed attento nel pressing. All’ora di gioco Castellanos prova a fare tutto da solo, sprintando sulla linea di fondo e provando a beffare Leali sul primo palo: il portiere rossoblu ci arriva ma è costretto ad intervenire altre due volte in un minuto per respingere tiri da fuori.
Arrivano i cambi e non sono quelli che ti aspetteresti: se Baroni sostituisce la coppia Isaksen-Dia con Vecino e Pedro, Gilardino rivoluziona il centrocampo mettendo in campo Ankeye, Ekhator e Badelj al posto di Zanoli, Miretti e Thorsby. Ankeye ha subito problemi dopo il primo contrasto: dopo qualche minuto getta la spugna e viene sostituito da Melegoni. La Lazio è subito pericolosa con l’ennesima combinazione tra Tavares e Castellanos ma, nonostante la pressione costante, il gol della tranquillità non arriva. Al 76’ Leali è costretto ad un intervento disperato per evitare che Castellanos metta in porta il cross di Rovella: il portiere rossoblu rimane a terra dopo il contatto ma riesce a rimanere in campo. L’ingresso di Tchaouna al posto di uno stanco Noslin sembra rianimare i padroni di casa, che continuano ad attaccare con convinzione: quando Pedro mette un pallone d’oro sui piedi di Tchaouna, l’ex Salernitana spreca malamente. Il francese si rifa pochi minuti dopo quando inizia il contropiede che consente a Castellanos di mettere Pedro in posizione perfetta per battere Leali, garantendo i tre punti all’undici di Baroni. Dopo un tiro insidioso di Tavares, il portoghese fornisce il suo secondo assist in pieno recupero, agevolando la gran rete di testa di Vecino che fissa il risultato sul definitivo 3-0.
Il tabellino
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Patric, Gila (84’ Gigot), Tavares; Guendouzi, Rovella (84’ Castrovilli); Isaksen (61’ Vecino), Dia (61’ Pedro), Noslin (77’ Tchaouna); Castellanos. Allenatore: Marco Baroni
GENOA (4-4-1-1): Leali; Sabelli (45’ Norton-Cuffy), Vogliacco, Vasquez, Matturro; Zanoli (62’ Ankeye, 70’ Melegoni), Frendrup, Miretti (62’ Ekhator), Martin; Thorsby (62’ Badelj); Pinamonti. Allenatore: Alberto Gilardino
Marcatori: 20’ Noslin (L), 85’ Pedro (L), 90+4’ Vecino (L)
Ammoniti: 23’ Sabelli (G), 28’ Noslin (L), 54’ Gila (L), 66’ Marusic (L),
Espulsi: -
Arbitro: Marco Piccinini (Forlì)