Centri per gli scacchi, sagre, feste patronali, presepi viventi: c’è tutto questo e anche di più nel gran calderone di mance e mancette erogate dall’Assessorato al Turismo e allo Sport della Regione Siciliana. Una serie di decreti pubblicati tra il 2 ottobre e l’11 novembre, infatti, ordinano finanziamenti a pioggia per associazioni e parrocchie, comuni e Pro Loco, società sportive e culturali. D’altronde con l’articolo 25 della legge regionale n. 3 del 31 gennaio, l’assessorato è stato autorizzato a stanziare 7.483.550 euro per “interventi di promozione turistica e sportiva” per amministrazioni locali, istituzioni private sociali e attività musicali e teatrali.
Non ci sono dunque solo i 20 milioni di contributi sparsi nelle varie leggi finanziarie votate dall’Assemblea regionale siciliana. Ci sono anche le sovvenzioni dirette dell’Assessorato al Turismo, tra le quali spiccano quelle per amministrazioni, attività musicali e teatrali di Messina, provincia che in poco più di un mese ottiene più di mezzo milione di euro. La stessa zona da cui proviene Elvira Amata, scelta da Fratelli d’Italia per guidare l’Assessorato regionale. Un settore, quello turistico-sportivo, che in Sicilia (ma non solo) è da anni in mano a uomini del partito di Giorgia Meloni. Sull’isola i fondi pubblici erogati dai predecessori di Amata hanno già provocato roventi polemiche, diventando oggetto d’indagine della magistratura.
L’Assessorato dei meloniani – Tra i fatti più noti, i 4 milioni affidati per pubblicizzare la Sicilia al Festival di Cannes: una vicenda che aveva portato al defenestramento dall’Assessorato al Turismo di Francesco Scarpinato, anche lui esponente di Fdi, che però è rimasto nella giunta del governatore Renato Schifani: ora guida i Beni culturali. Recentissimo, invece, il caso scoppiato a Sortino, in provincia di Siracusa, dove in tre anni sono arrivati 230mila euro all’associazione culturale Teatrando. La sede dell’associazione è a casa della madre di Carlo Auteri, vice capogruppo di Fdi all’Assemblea regionale siciliana, che è passato al Misto dopo essere finito al centro delle polemiche. La vicenda ha catalizzato l’attenzione della procura di Siracusa ma anche quella della sezione palermitana della Corte dei conti, che ha aperto un fascicolo sui finanziamenti a pioggia erogati per le associazioni culturali, parrocchie, associazioni sportive e comuni.
La passione per le bande musicali – A dare un’occhiata alle delibere pubblicate dall’Assessorato in mano ai meloniani, si apprende che a Sortino sono arrivati anche 49mila euro per la festa patronale. Ma tra i vari atti si nota anche come la maggior parte delle erogazioni riguardi molti enti e comuni della provincia di Messina. Anche lasciando fuori i contributi per i festival più noti, come Taobuk di Taormina, si superano i 500mila euro in poco più di un mese. Soldi spesi soprattutto per foraggiare le bande musicali del Peloritano. L’orchestra di Tusa (2500 abitanti) , per esempio, ha ottenuto 4965 euro, poco meno di quella di Militello Rosmarino (1165 anime) che ne riceve 5260. Sono 4137, invece, gli euro per la banda che allieta le feste dei 1220 cittadini di San Teodoro, 5142 ai musicisti di Rometta (che arriva a 6400 residenti) e 4793 per quelli di Spadafora (4600 cittadini). Il centro più grosso non è neanche un comune: agli orchestrali Bordonaro, quartiere di Messina, arriveranno 5260 euro. L’assessorato guidato dalla messinese Amata, però, non dimentica la musica delle altre province: 2377 euro finiranno anche alla banda di Chiusa Sclafani, il paesino del Palermitano dal quale proviene la famiglia del governatore Schifani.
Suino nero e funghi porcini – Nella lunga lista di finanziamenti a pioggia non potevano poi mancare le sagre. Trattandosi di realtà della provincia di Messina, ovviamente, ecco subito 7mila euro per quella del suino nero e del fungo porcino dei Nebrodi. Meno della metà (tremila euro) vanno alla sagra d’autunno di Roccafiorita. Ma ci sono anche 2600 euro alla festa di Primavera di Castel di Lucio, cinquemila per lo “Scjalati Autumn Festival” di Galati Mamertino, tremila per la festa di San Martino di Capo d’Orlando, mentre 3400 euro vanno a Capizzi, per un generico evento titolato semplicemente “Viviamo Capizzi”. Anche qui in mezzo a molteplici mance per il Messinese, ecco tremila euro per l’Ottobrata di Zafferana Etnea, in provincia di Catania, seimila al Ficus Indica Fest di Roccapalumba, nel Palermitano, settemila alla sagra d’autunno di Ribera, provincia di Agrigento.
Natale e Carnevale: paga la Regione – Si torna in provincia di Messina per i contributi a quattro zeri: diemila euro vanno al carnevale di Patti, che per il suo Natale ne riceve addirittura il doppio. Lo stesso comune incassa quarantamila gli euro per il Tindari Festival, ma ne avrà altri 9700 il Festival del Cinema italiano. Una generosità che qualcuno riconduce alla vicesindaca Eliana Raffa, politicamente molto vicina al deputato regionale Pino Galluzzo, ovviamente esponente di Fdi. A san Filippo del Mela, paesino vicino Milazzo, vanno 2800 euro per il concerto di fine anno (ma del 2023), mentre sui Nebrodi il Natale del comune di Floresta beneficerà di un contributo da 2402 euro.
Presepi e via Crucis – A proposito di Natale, come dimenticare i fondamentali Presepi viventi: la Regione sosterrà con tremila euro quello di Pollina, che è in provincia di Palermo ma al confine con quella di Messina. A Piraino, che invece è saldamente nel Peloritano, arriveranno duemila euro per l’iniziativa “Paese Presepe” della Parrocchia Santa Maria. A Mistretta niente Presepe, ma 3802 euro per la Via Crucis Vivente, fatta nel marso scorso. Quattromila euro andranno invece alla parrocchia Santa Maria dell’Arco per la festa patronale di San Francesco di Paola a Messina. Sono poi cinquemila gli euro per il Centro Interconfraternale Diocesano, che li ottiene per la festa della Madonna della Lettera, patrona della città sullo Stretto. Stessa cifra per la parrocchia di Maria SS Annunziata, usati per la festa patronale di Brolo, mentre per la celebrazione più importante del capoluogo, la Vara e i Giganti, il comune di Messina incassa ben 40mila euro.
Scacchi e palloni – Il record spetta all’unione dei comuni “Paese dei Nebrodi” di Capri Leone: per favorire la promozione turistica, culturale, sociale e scolastica del territorio otterrà da Palermo ben 146.990 euro. L’Assessorato di Amata, però, non si occupa solo di Turismo ma pure di Sport: ecco dunque settemila euro la Gran Fondo Nebrodi, organizzata dall’Asd Nebrodi Marine di Villafranca Tirrena, cinquemila per il Battle of the sea fitness festival a Messina. Fuori zona, a Palermo, il Centro Scacchi ottiene 3700 euro: non male. Poi ci sono gli sport di squadra: allo Scaletta calcio la Regione regala 6410 euro, 4578 alla Siac (squadra di calcio a 5 di Messina), l’Amando Volley group di Santa Teresa Riva incasserà 13.250 euro, il Messina Rugby ben 15.779, la Polisportiva universitaria Messina si ferma a 4269. Palloni tondi, ovali o sferici, ogni sport ha la sua mancia. Soprattutto se si pratica nel Messinese.