La strage sulle strade, più vittime e feriti nel 2024. Strade urbane ed extraurbane le più pericolose

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L’ennesima vittima di un incidente stradale ha 21 anni. E si aggiunge alla lista infinita delle vittime di quella che viene definita la strage delle strade. Aumenta il numero degli incidenti stradali con lesioni a persone, il numero dei feriti e delle vittime entro il trentesimo giorno come stimato preliminarmente dall’Istat nel primo semestre 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023. Una stima che desta allarme in occasione della Giornata internazionale per le vittime della strada del 17 novembre.

Nell’analisi appare anche il confronto con il 2019, anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 dalla Commissione Europea con il programma ‘Road safety policy framework 2021-2030’ (riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030). Con riferimento al nuovo decennio 2021-2030, il percorso sembra essere iniziato con difficoltà, la variazione percentuale delle vittime nel 2024 infatti è pari a solo -6,8%, rispetto al valore di riferimento del 2019. L’aumento dei morti negli incidenti stradali registrato nei primi sei mesi del 2024, allontana l’Italia dagli obiettivi europei fissati.

In dettaglio, nel semestre gennaio-giugno 2024 si registra, rispetto allo stesso periodo del 2023, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (80.057; +0,9%), dei feriti (107.643; +0,5%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.429; +4%). Nel confronto con il primo semestre 2023, le vittime diminuiscono sulle autostrade (-13,9%), aumentano, invece, sulle strade urbane (+7,9%) e sulle strade extraurbane (+1,0%). Rispetto ai primi sei mesi del 2019, nel primo semestre 2024 le vittime registrano una diminuzione significativa, ancora, sulle autostrade (-31,9%) e più contenuta sulle strade extraurbane (-4,2%), mentre sulle strade urbane si stima un aumento pari all’1,1%. La distribuzione percentuale mostra che gli incidenti avvengono con maggior frequenza sulle strade urbane (73%), mentre il maggior numero di vittime si concentra sulle strade extraurbane (47,2%). Sulle autostrade si registrano, invece, il 5,6% degli incidenti e il 7,8% dei deceduti. Dal confronto dei valori registrati nei singoli semestri rispetto al 2001, si osserva una costante diminuzione nel corso di oltre 20 anni e una diminuzione delle vittime pari al 56,5% rispetto al 2001.

Per leggere meglio i dati bisogna anche considerare che il mercato dell’auto, nel primo semestre 2024, è in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023: +5,1% le iscrizioni di auto nuove e +5,8% quelle di motocicli, ma in confronto al 2019 le auto nuove mostrano una flessione (-16,5%) a fronte di un forte incremento dei motocicli (+47,5%). L’uso dei servizi di sharing, tra cui i monopattini, ha una diffusione altalenante nelle città (in crescita a Roma, in netto calo a Milano).

Per quanto riguarda le percorrenze autostradali il dato cumulato dei primi quattro mesi del 2024 registra una crescita del 3,1% di veicoli/km percorsi sulla rete, rispetto allo stesso periodo temporale dello scorso anno. Questo risultato è riconducibile soprattutto all’incremento delle percorrenze dei veicoli pesanti, la cui crescita rispetto al 2023 è stata del 4%, anche i volumi per i veicoli leggeri hanno fatto registrare, a ogni modo, un aumento del 2,7%. Per quanto riguarda il traffico sulla rete extraurbana principale si registrano, per i veicoli leggeri e pesanti, valori in lieve aumento nel primo semestre 2024 (+1,4%). Mediamente il traffico risulta aumentato di circa l’1% per i veicoli leggeri e dell’1,9% per i pesanti.

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