Hanno vinto le prime sei in classifica, dunque nulla sarebbe cambiato ma, in verità, il turno di campionato ha evidenziato ancora rughe e affanni delle protagoniste, Napoli, Inter, Juventus, Milan soprattutto, vittoriose ma con il minimo sindacale. Partite di mediocre qualità, molti errori, compresi quelli degli arbitri che, però, non fanno più notizia e come i giudici togati sono intoccabili, pena l’avviso di garanzia cioè ammonizioni ed espulsioni che aumentano in numero preoccupante (il doppio di quelle della Premier League).
In attesa sognante e romantica del calcio spettacolo i risultati dicono che il Napoli prosegue in testa e l’Inter tiene la distanza. A Roma partita noiosa svegliata dalla protesta della curva romanista contro la proprietà americana e dal gol vincente di Lautaro Martinez. L’Inter ha però perso Calhanoglu e Acerbi per guai ai muscoli, la Roma era ed è poca cosa, Juric non ha futuro. Il Napoli ha vinto ad Empoli giocando male, con un calcio di rigore discusso e discutibile.
Conte può essere soddisfatto per il primo posto ma la squadra è stata pigra e l’allenatore ha sostituito il suo cocco, Lukaku, tra i più indolenti. Ha vinto l’Atalanta a Venezia, Retegui,(scoperto da Mancini che sta per essere sontuosamente liquidato dall’Arabia Saudita) è una realtà sicura, gol e sostanza, Gasperini sa estrarre pepite dalla sabbia. Ha stravinto la Fiorentina a Lecce.
C’è poi un caso da studiare a Coverciano o nell’azienda Cairo, il Torino ha perso la terza partita consecutiva con lo stesso risultato, 2 a 3, ieri anche contro il Cagliari, Vanoli gode di buona stampa ma oltre la propaganda c’è fumo. Oggi Verona-Monza ma è vigilia di coppe e l’Europa non permette alle nostre le passeggiate di salute della serie A.