Le voci di donne per la pace e la giustizia risuonano a Montecitorio

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 La Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio ha accolto il 24 ottobre scorso il Convegno Internazionale “Voci di Donne per un futuro di Pace e Giustizia”, organizzato dall’Associazione Acmid-Donna Onlus. L’evento ha offerto un’importante occasione per ascoltare storie e riflessioni di donne provenienti da varie parti del mondo, tutte unite da un impegno per la parità di genere e i diritti umani, e per affrontare le sfide contemporanee che ancora gravano sulla condizione femminile.

Ad aprire i lavori è stata la parlamentare Laura Ravetto, responsabile del Dipartimento Pari Opportunità della Lega, seguita dall’introduzione dell’onorevole Souad Sbai, presidente di Acmid-Donna Onlus, che ha illustrato i temi del convegno. La prima sessione, “Voci da Europa e Occidente”, ha esaminato le difficoltà incontrate dalle donne nelle società occidentali in ambito politico, lavorativo e nel riconoscimento dei loro diritti. Pascale Jeannin Perez, affermata imprenditrice, ha esplorato il ruolo delle donne nella leadership aziendale, mentre Sara Hernandez Diez, giornalista, ha affrontato il problema delle disuguaglianze di genere e delle pari opportunità. Sono intervenute anche Antonella Sotira, avvocato e presidente dell’associazione Iusgustando, sul tema della parità di genere nei diritti, e Sara Prosperi, avvocato, che ha discusso della riforma del diritto di famiglia e del ruolo della donna nella società.

La seconda sessione, “Voci dal Mondo”, ha esteso lo sguardo ai diritti umani e all’immigrazione, portando testimonianze da contesti internazionali. Tra gli interventi più rilevanti, Monique Mukuna Mutombo, candidata alla presidenza della Repubblica Democratica del Congo e presidente dell’associazione RDC Nouvel Horizon, ha discusso del ruolo della leadership africana e delle sfide legate all’immigrazione. Aicha Rahal, presidente dell’Associazione Donne del Saharawi, ha descritto le condizioni drammatiche delle donne e dei bambini nei campi di Tindouf in Algeria. Nawabi Frozan, ex direttrice generale per i Diritti Umani del Ministero degli Affari Esteri afghano e oggi rifugiata politica in Italia, ha raccontato la difficile situazione delle donne afghane dopo il ritorno dei talebani, che le ha di nuovo escluse dall’istruzione, dal lavoro e dalla vita pubblica. La scrittrice Clarissa Burt ha concluso la sessione con una riflessione intitolata “Oltre, Abbastanza”, che ha offerto uno sguardo personale e globale sui diritti delle donne.

In chiusura dell’evento, Souad Sbai ha lanciato un accorato appello per le donne afghane, sottolineando l’importanza di promuovere politiche che garantiscano loro i diritti fondamentali, dall’istruzione alla libertà di espressione, fino alla sicurezza personale. “Le donne che combattono per i diritti umani sono in prima linea in situazioni di grande pericolo e repressione – ha detto Sbai –. Il loro coraggio e la loro determinazione meritano il nostro sostegno e la nostra attenzione”. La parlamentare ha inoltre sottolineato come la condizione delle donne afghane rappresenti oggi una delle più gravi emergenze umanitarie e ha esortato la comunità internazionale a fare pressione sul regime talebano per difendere i loro diritti.

Acmid-Donna Onlus ha annunciato che il 25 novembre sarà dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, con particolare attenzione alla situazione delle donne afghane e iraniane.

L’Associazione nella serata della stessa giornata ha conferito i premi “Ambasciatore di Pace Acmid-Donna Onlus 2024” ad alcune personalità di spicco. Il riconoscimento annuale giunto alla quinta edizione, rivolto a figure che si sono distinte nella società civile, nell’imprenditoria, nel giornalismo e nell’arte. La cerimonia si è tenuta a Roma, presso il Casale Tor di Quinto, con l’onorevole Souad Sbai a fare gli onori di casa.

Tra i premiati del 2024 figurano nomi di grande rilievo: Pascale Jeannin Perez, presidente e CEO del Gruppo Derichebourg, con un fatturato annuo di cinque miliardi di euro; Aicha Rahal, fondatrice dell’ONG “Donne Saharawi per la democrazia e i diritti umani”, impegnata nel dialogo interetnico e nella difesa dei diritti; Alessandro Bertoldi, direttore esecutivo dell’Istituto Friedman, esperto in lobbying e relazioni internazionali; Danilo Merlo, presidente della Freedom FC, squadra di calcio femminile di Serie B; Bernard Selwan Khoury, direttore del COSMO e docente di questioni mediorientali; Eleonora Pieroni, attrice e ambasciatrice del Made in Italy a New York; e Andrea Toppi Proietti, avvocato noto per il suo impegno a fianco dell’Acmid-Donna Onlus.

La cerimonia ha rappresentato non solo un riconoscimento per i contributi personali di queste figure, ma anche un messaggio collettivo di speranza e di impegno per un futuro di pace e giustizia. La presenza di tali personalità è un segnale forte di quanto l’azione e l’attivismo possano contribuire a costruire una società fondata sulla comprensione e sulla solidarietà.

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