Liguria, indagine sui presunti “collaboratori fantasma” dell’ex presidente del Consiglio regionale: la Procura acquisisce i contratti

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Giustizia & Impunità

 la Procura acquisisce i contratti

| 8 Novembre 2024

I magistrati indagano su presunti collaboratorifantasma” del Consiglio regionale della Liguria. La Procura di La Spezia ha aperto un’inchiesta sui contratti stipulati dalla presidenza dell’assemblea guidata da Gianmarco Medusei, ex “mister preferenze” della Lega nella seconda legislatura di Toti (con 4.573 voti personali), rieletto con Fratelli d’Italia alle elezioni che hanno incoronato Marco Bucci a fine ottobre (con 2.758). Mercoledì mattina la Squadra mobile, su delega dei pm spezzini, si è presentata all’undicesimo piano della Regione Liguria, presso gli uffici del segretario generale Augusto Pessina, per acquisire undici contratti. Si tratta di persone di fiducia di Medusei, inquadrate come collaboratori dell’ufficio di presidenza, che però non avrebbero svolto tale attività. Il fascicolo per adesso è stato aperto “per atti relativi”, senza cioè ipotesi di reato, ma non è escluso che se dovessero arrivare riscontri possa evolversi in un’indagine per truffa ai danni dello Stato. Tutto ruota intorno a un punto: il sospetto che retribuzioni per attività istituzionali siano andate in realtà a personale che ha svolto compiti politici.

A mettere gli investigatori su questa strada è un esposto anonimo, presentato a due diverse Procure (La Spezia e Genova), anticipato dal Fatto Quotidiano a fine ottobre. I contratti al vaglio sono co.co.co. dal valore dai quattrocento a ottocento euro al mese. Nell’elenco vengono citati un assessore leghista, un’amministratrice locale di un paesino in provincia di Spezia, una “dirigente di Casapound”, un fotografo, un tipografo, “la moglie di un consigliere comunale” del Carroccio, un altro consigliere dello stesso Comune. “Tutte queste persone non hanno mai lavorato per l’ufficio di presidenza”, si legge nell’esposto. “Non si sono mai viste in Regione. Hanno solo svolto funzioni campagna elettorale, regionali del 2020 e comunali di La Spezia nel 2022, e procacciato voti per Medusei. Le somme a loro versate sono esclusivamente compensi elettorali”.

Una fonte regionale, consultata dal Fatto e che ha chiesto di restare anonima, ha confermato che le persone citate non avrebbero frequentato attivamente gli uffici della Regione Liguria, sebbene vada specificato che trattandosi di collaboratori, e non di dipendenti, non è detto che dovessero necessariamente farlo. Medusei, sentito telefonicamente dal Fatto, ha respinto ogni addebito: “Sono contratti co.co.co., con obblighi ben diversi dai dipendenti. In alcuni casi si tratta di persone che mi davano una mano sul territorio. Sono contratti regolari, altrimenti non sarebbero mai stati approvati: avevo un capo dello staff, dei revisori e dei consulenti che li hanno approvati. Sono contratti che hanno fatto tutti e non capisco cosa mi venga contestato”.

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