Lola Ponce: "Mi ispiro alle dive e icone senza tempo"

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Le grandi dive, icone senza tempo, come Mina, sono il suo faro mentre l'Italia è la sua seconda casa. Lola Ponce, nata in Argentina nell' '82, cantante, attrice, modella, è un'artista a tutto tondo anche grazie alle circa mille volte che ha indossato i panni di Esmeralda nel musical dei record Notre Dame de Paris. Torna con un brano in italiano e in spagnolo, 'Stelle cadenti', e con un prossimo album di inediti mentre è coach di 'Io canto generation' su Canale 5.
    Esmeralda, la bellissima zingara nata dalla penna di Victor Hugo e protagonista dell'opera musicale di Luc Plamondon con la musica composta da Riccardo Cocciante, dal 2002 ha nell'immaginario collettivo il volto, il corpo e il fascino di Lola Ponce. Dopo essere stata ospite del Festival di Sanremo di Paolo Bonolis nel 2005, Lola torna in gara nel 2008 insieme a Giò Di Tonno e vince quell'edizione condotta da Pippo Baudo. La canzone si intitola 'Colpo di fulmine', fa parte dell'opera 'Pia dei Tolomei', e porta la firma di una rocker d'eccellenza, Gianna Nannini. E' l'inizio di una nuova vita per Lola Ponce che, pochi anni dopo, mette su famiglia con il cantante, attore e modello messicano Aaron Diaz, suo coetaneo, da cui ha due figlie, Erin e Regina. "E' la vita che sognavo. Siamo cosmopoliti, giriamo il mondo insieme e ci divertiamo. Viviamo tra Messico, Stati Uniti, Italia e Argentina. Non ci separiamo mai. E' il nostro modo per essere felici. Dio ci tiene sotto le sue braccia", racconta all'ANSA.
    "Siamo stelle cadenti, nate per lasciare il segno in mezzo a questo cielo spento... E tu brilla più forte che puoi" canta Lola nel nuovo singolo. La musica che ama ascoltare è soprattutto quella delle "regine della musica italiana come Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Fiorella Mannoia, Orietta Berti" dice, sottolineando che le sue figlie, di 11 e 10 anni, "imparano l'italiano attraverso le canzoni di Raffaella Carrà" mentre studiano, tra un viaggio e l'altro, grazie alla scuola online. Per Lola Ponce la musica che vale di più è quella "atemporale", che va oltre le mode del momento. Cita ad esempio Andrea Bocelli. Il bel canto dunque, da Domenico Modugno in poi.
    Per lei la melodia e il testo sono elementi irrinunciabili in una canzone. "Bisogna sempre cercare di fare la differenza - spiega - ed è importante dare messaggi potenti e positivi, soprattutto alle nuove generazioni. Credo nella bella musica, la gente la cerca, anche se in giro si sente molto il rap, ora la trap. L'autotune? Mi fa male alle orecchie, io non riesco ad usarlo, ma credo che ci sia spazio per tutti", risponde. 'Stelle cadenti' è un invito a sognare, ad inseguire i propri desideri.
    E tra i suoi c'è quello di duettare un giorno con Jovanotti, "un cantante che ammiro tanto, mi mette allegria, molto famoso oltreoceano dove lo ascoltano anche in lingua spagnola", racconta.
    Nel nuovo album, che conterrà almeno una decina di inediti che la rappresentano sui quali ha lavorato negli ultimi due anni, ci sarà qualche sorpresa così come nel giro di concerti a seguire "nei posti più belli e iconici d'Italia" dove, promette, sul palco la raggiungeranno anche alcuni amici.
    "Amo cantare dal vivo perché si produce una sinergia magica con il pubblico, che non si può comparare con nessuna altra cosa", dice Lola. Grazie all'esperienza di 'Io canto generation', ammette di essersi nuovamente innamorata della tv, complice la possibilità unica di cantare insieme ai ragazzi, "un'esperienza spettacolare perché sono incredibili e la loro umanità è bellissima. Quella purezza mi emoziona".
    Tra i ricordi più belli ci sono le tre volte che ha incontrato Papa Francesco, argentino come lei, e le esibizioni sul palco del teatro Ariston. "Sanremo - dice Lola Ponce - è un festival molto amato anche in Argentina. Che esperienza meravigliosa...
    Carlo Conti è stato il primo in assoluto a presentarmi in tv in Italia a Domenica in. Sono contenta che lo diriga lui. Sarei felicissima se mi chiamasse a Sanremo.... Sono più che pronta a portare qualcosa in quel teatro che mi ha lasciato addosso così tante emozioni".
   

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