Manovra: dalla lotta all'evasione 1,2 miliardi in tre anni

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Le entrate previste dalla lotta all'evasione fiscale grazie alla misure introdotte dalla manovra su pagamenti elettronici, interoperabilità delle banche dati e tracciabilità delle spese ammontano a circa 1,2 miliardi nel triennio 2025-2027.

E' quanto si evince dalle relazioni allegate alla legge di bilancio. La fetta più cospicua, pari quasi a 1 miliardo, deriva proprio dagli interventi a favore della tracciabilità: la manovra rende infatti impossibile dedurre dal reddito imponibile le spese per trasferte, di rappresentanza, di ristorazione o di trasporto con taxi se non effettuate attraverso bonifici o Pos.

Dalla tassa sui Bitcoin 17 milioni in più, web tax 52 milioni

L'innalzamento dal 26% al 42% della tassazione delle plusvalenze e dei proventi derivanti dalle operazioni in Bitcoin e altre cripto-attività porterà un maggior gettito di 16,7 milioni rispetto ai 27 milioni di euro attuali. Lo si evince dalle relazioni alla manovra che prevede appunto un già contestato aumento dell'aliquota, con una soglia di esenzione di 2.000 euro. Dall'allargamento della platea della web tax, per la quale non sono previste più soglie di fatturato, sono invece stimate maggiori entrate annue di 51,6 milioni di euro (di competenza e quindi con impatto sul deficit già nel 2025 ma con effetti finanziari per cassa dal 2026).

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