“Da giorni chiedo alla segretaria del Partito Democratico di dire quale sia la posizione ufficiale del Pd” su Fitto “e non riesco ad avere una risposta. Elly Schlein dice: ‘Non devo rispondere alla Meloni‘. Non deve rispondere a me ma ai cittadini italiani, le persone serie fanno cosi’. Rimango basita. Penso che ciascuno si debba assumere la responsabilita’ delle proprie scelte”. Lo ha detto la presidente del Consiglio e leader di FdI, Giorgia Meloni, a Perugia per la chiusura della campagna elettorale del centrodestra per le Regionali in Umbria.
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- 07:13 - "Ecco perché fanno scelte poco sagge", cosa succede nel cervello degli adolescenti: lo studio
Milano, 14 nov. (Adnkronos Salute) - Impulsivi, lunatici, ribelli alle regole. Sono gli adolescenti di oggi e di ieri. Ma quando un figlio teenager davanti a un bivio prende la decisione sbagliata potrebbe avere un attenuante da opporre al genitore infuriato. L'errore, infatti, potrebbe non essere del tutto colpa sua, piuttosto del suo cervello che a quest'età funziona in modo da spingerlo verso scelte poco sagge, e di un fenomeno chiamato 'rumore decisionale', che in qualche modo sovrasta e rende meno lucido il processo. Parola di scienziati.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista open access 'Plos Biology' da ricercatori dell'università di Würzburg in Germania - Vanessa Scholz, Lorenz Deserno e colleghi - gli adulti mostrano una tendenza generale a prendere decisioni migliori rispetto agli adolescenti e questo miglioramento determina un aumento di comportamenti di scelta specifici e più sofisticati.
L'apprendimento e il processo decisionale cambiano notevolmente con l'avanzare dell'età, dall'adolescenza all'età adulta. Gli adolescenti subiscono cambiamenti evolutivi in specifici comportamenti di scelta, come i comportamenti orientati agli obiettivi e influenze motivazionali sulla scelta. Mostrano inoltre costantemente alti livelli di 'rumore decisionale', per esempio scegliendo opzioni che non sono ottimali. Tuttavia, spiegano gli esperti, non si sa ancora se queste osservazioni, ovvero lo sviluppo di processi di scelta specifici e più sofisticati e un rumore decisionale più elevato, siano indipendenti o correlati. È possibile che lo sviluppo di specifici processi di scelta possa essere influenzato da cambiamenti nel rumore decisionale dipendenti dall'età, ipotizzano gli autori dello studio. Per testare questa idea, i ricercatori hanno analizzato i dati di 93 persone di età compresa tra 12 e 42 anni.
I partecipanti hanno completato 3 compiti di apprendimento per rinforzo: un compito era per valutare le influenze motivazionali sulle scelte, un altro per catturare il processo decisionale adattivo in risposta ai cambiamenti ambientali e un ultimo per la misurazione del comportamento orientato agli obiettivi. Andando ad analizzare l'impatto dei livelli di 'rumore', gli esperti ipotizzano che una ragione degli effetti osservati potrebbe essere "la limitata disponibilità di risorse cognitive negli adolescenti dovuta allo sviluppo continuo di aree cerebrali correlate al controllo cognitivo. Avere meno risorse cognitive potrebbe rendere gli adolescenti più inclini a fare affidamento su strategie decisionali computazionalmente più economiche, rendendoli più suscettibili alle influenze emotive, motivazionali e sociali". Gli adolescenti, dicono gli autori, "prendono decisioni meno ottimali, cosiddette 'rumorose'. Mentre queste decisioni rumorose diminuiscono con l'avanzare dell'età, questa diminuzione è anche collegata allo sviluppo di migliori capacità decisionali complesse, come la pianificazione e la flessibilità". Nel complesso, lo studio fornisce nuove intuizioni sui processi computazionali alla base dei cambiamenti evolutivi nel processo decisionale. Ulteriori lavori futuri, secondo gli autori, dovrebbero puntare a svelarne la base neurale e la rilevanza clinica ed evolutiva nella vita reale del rumore decisionale per i disturbi del neurosviluppo.
- 07:11 - Sicilia: Monte Monaco, intervento per due alpiniste tedesche bloccate in parete
Palermo, 15 nov. (Adnkronos) - I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano sono intervenuti ieri sera a San Vito Lo Capo (Trapani) con una lunga e complessa operazione in notturna per mettere in salvo due alpiniste rimaste bloccate in parete a Monte Monaco. Le donne, di nazionalità tedesca, rispettivamente di 34 e 43 anni, stavano arrampicando sulla via “Fratelli Titt”, che ha uno sviluppo di 620 metri con grado di difficoltà fino a 5c sullo sperone est della montagna. Dopo aver raggiunto la cima stavano scendendo in corda doppia quando, a circa 200 metri da terra, le corde si sono incastrate tra le rocce lasciandole “appese”, senza possibilità di proseguire o risalire. Preoccupate anche per il sopraggiungere del buio e l'abbassamento delle temperature, col cellulare sono riuscite a lanciare l'allarme, tramite il proprietario del B&B in cui alloggiavano, ad un tecnico locale del Soccorso Alpino che, a sua volta, ha avvisato i colleghi di Palermo.
E' così scattata l'operazione di recupero con due squadre di tecnici che, arrivate alla base della montagna, hanno scalato la parete, hanno raggiunto le due donne e le hanno aiutate a scendere in sicurezza. Alle operazioni hanno collaborato i carabinieri della stazione di San Vito Lo Capo.
Lo scorso anno un'intervento simile era stato portato a termine sempre a Monte Monaco per quattro climbers polacchi rimasti bloccati a circa 200 metri da terra. I quattro, tre uomini e una donna, avevano lanciato l'allarme quando, mentre scendevano dopo aver arrampicato su una via (“Sogni d'oro”) con alto grado di difficoltà, non erano stati più capaci di proseguire né di risalire. In particolare, uno di loro era rimasto appeso a 150 metri da terra, mentre scendeva in “corda doppia”.
- 00:06 - "Ecco perché fanno scelte poco sagge", cosa succede nel cervello degli adolescenti: lo studio
Milano, 14 nov. (Adnkronos Salute) - Impulsivi, lunatici, ribelli alle regole. Sono gli adolescenti di oggi e di ieri. Ma quando un figlio teenager davanti a un bivio prende la decisione sbagliata potrebbe avere un attenuante da opporre al genitore infuriato. L'errore, infatti, potrebbe non essere del tutto colpa sua, piuttosto del suo cervello che a quest'età funziona in modo da spingerlo verso scelte poco sagge, e di un fenomeno chiamato 'rumore decisionale', che in qualche modo sovrasta e rende meno lucido il processo. Parola di scienziati.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista open access 'Plos Biology' da ricercatori dell'università di Würzburg in Germania - Vanessa Scholz, Lorenz Deserno e colleghi - gli adulti mostrano una tendenza generale a prendere decisioni migliori rispetto agli adolescenti e questo miglioramento determina un aumento di comportamenti di scelta specifici e più sofisticati.
L'apprendimento e il processo decisionale cambiano notevolmente con l'avanzare dell'età, dall'adolescenza all'età adulta. Gli adolescenti subiscono cambiamenti evolutivi in specifici comportamenti di scelta, come i comportamenti orientati agli obiettivi e influenze motivazionali sulla scelta. Mostrano inoltre costantemente alti livelli di 'rumore decisionale', per esempio scegliendo opzioni che non sono ottimali. Tuttavia, spiegano gli esperti, non si sa ancora se queste osservazioni, ovvero lo sviluppo di processi di scelta specifici e più sofisticati e un rumore decisionale più elevato, siano indipendenti o correlati. È possibile che lo sviluppo di specifici processi di scelta possa essere influenzato da cambiamenti nel rumore decisionale dipendenti dall'età, ipotizzano gli autori dello studio. Per testare questa idea, i ricercatori hanno analizzato i dati di 93 persone di età compresa tra 12 e 42 anni.
I partecipanti hanno completato 3 compiti di apprendimento per rinforzo: un compito era per valutare le influenze motivazionali sulle scelte, un altro per catturare il processo decisionale adattivo in risposta ai cambiamenti ambientali e un ultimo per la misurazione del comportamento orientato agli obiettivi. Andando ad analizzare l'impatto dei livelli di 'rumore', gli esperti ipotizzano che una ragione degli effetti osservati potrebbe essere "la limitata disponibilità di risorse cognitive negli adolescenti dovuta allo sviluppo continuo di aree cerebrali correlate al controllo cognitivo. Avere meno risorse cognitive potrebbe rendere gli adolescenti più inclini a fare affidamento su strategie decisionali computazionalmente più economiche, rendendoli più suscettibili alle influenze emotive, motivazionali e sociali". Gli adolescenti, dicono gli autori, "prendono decisioni meno ottimali, cosiddette 'rumorose'. Mentre queste decisioni rumorose diminuiscono con l'avanzare dell'età, questa diminuzione è anche collegata allo sviluppo di migliori capacità decisionali complesse, come la pianificazione e la flessibilità". Nel complesso, lo studio fornisce nuove intuizioni sui processi computazionali alla base dei cambiamenti evolutivi nel processo decisionale. Ulteriori lavori futuri, secondo gli autori, dovrebbero puntare a svelarne la base neurale e la rilevanza clinica ed evolutiva nella vita reale del rumore decisionale per i disturbi del neurosviluppo.
- 00:02 - "Ucraina può sviluppare una bomba nucleare in pochi mesi"
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - Nel giro di "mesi" l'Ucraina potrebbe sviluppare una bomba nucleare rudimentale, da utilizzare in teoria nella guerra contro la Russia, qualora il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, decidesse di sospendere l'assistenza militare a Kiev.
Lo indica un documento pubblicato dal Center for Army, Conversion and Disarmament Studies (Cacds), un influente think tank militare ucraino, secondo cui Kiev sarebbe in grado rapidamente di costruire un ordigno elementare con una tecnologia simile alla 'Fat Man', la bomba sganciata su Nagasaki nel 1945.
"Creare una semplice bomba atomica, come hanno fatto gli Stati Uniti nell'ambito del Progetto Manhattan, non sarebbe un compito difficile 80 anni più tardi", si legge nel documento citato dal Times, mentre martedì prossimo saranno mille giorni dall'inizio dell'invasione. Senza tempo per costruire e gestire le strutture necessarie per arricchire l'uranio, l'Ucraina userebbe il plutonio estratto dalle barre di combustibile esaurito prelevate dai suoi reattori nucleari. L'Ucraina può ancora contare su nove reattori operativi e ha una notevole competenza in ambito nucleare nonostante nel 1996 abbia accettato di disfarsi del terzo arsenale nucleare più grande al mondo.
Secondo il rapporto, l'Ucraina ha plutonio a sufficienza per realizzare "centinaia di testate con una resa tattica di diversi kilotoni". Una bomba del genere avrebbe circa un decimo della potenza di 'Fat Man', concludono gli autori del documento, che è stato condiviso con il vice ministro della Difesa ucraino e verrà presentato mercoledì a una conferenza a cui probabilmente parteciperanno i ministri della Difesa e delle Industrie strategiche.
Il rapporto del think tank non è avallato dal governo di Kiev, ma stabilisce la base giuridica in base alla quale l'Ucraina potrebbe ritirarsi dal Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), la cui ratifica era subordinata alle garanzie di sicurezza fornite da Stati Uniti, Regno Unito e Russia nel memorandum di Budapest del 1994.
Il mese scorso il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver detto a Donald Trump che l'Ucraina avrebbe bisogno di armi nucleari per garantire la sua sicurezza se le venisse impedito di entrare nella Nato.
- 22:32 - Migranti: Prodi, 'Mattarella su Musk? Capo stato è garante Paese, premierato per indebolirlo'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "La risposta di Mattarella a Musk? Il garante del Paese è il presidente della Repubblica. E per questo c'è il progetto del premierato, per togliere questo ruolo di garante al presidente della Repubblica". Così Romano Prodi a Piazza Pulita su LA7.
- 22:32 - Usa: Prodi, 'incrocio potere politico e economico preoccupa, non è più democrazia'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Non è più democrazia, c'è questo incrocio tra potere politico e potere economico che riesce con la propria forza a dominare ogni aspetto. Questo preoccupa molto". Così Romano Prodi a Piazza Pulita su La7.
- 22:32 - E.Romagna: Prodi, 'Meloni non è venuta, sa che perde'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "In Emilia io sono tranquillo. Se la Meloni non è venuta a fare il comizio conclusivo è perche sa di perdere". Così Romano Prodi a Piazza Pulita su La7.