Meloni: “Musk è un valore aggiunto e un possibile interlocutore”

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"Musk è un valore aggiunto in questo tempo, una persona che sicuramente ha fatto cose straordinarie e importanti e penso che possa e debba essere un interlocutore, una persona con cui confrontarsi”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso di un punto stampa prima del summit europeo a Budapest.

Alle domande sugli Stati Uniti e all’elezione di Trump, la premier commenta: "Per dirla con una battuta, non chiederti cosa gli Stati Uniti possano fare per te, chiediti cosa l'Europa debba fare per se stessa. Che è il dibattito di questa mattina, partendo dal piano presentato da Draghi".

Sulla spesa per la difesa al 2% del Pil, Meloni spiega: "Io sono assolutamente convinta che l'Europa e quindi anche l'Italia debbano riuscire a garantire la loro maggiore indipendenza e la loro maggiore autonomia anche investendo di più in difesa. Chiaramente servono gli strumenti per poterlo fare, questo è un grande dibattito che riguarda il Patto di stabilità e che l'Italia ha posto. Ci sono nel nuovo patto delle aperture, secondo me va fatto molto di più e quindi penso che questo sia un altro di quei dibattiti che bisognerà prima o poi riaprire".

La presidente del Consiglio torna poi sul suo sms di ieri durante la trasmissione radiofonica Un giorno da pecora in cui aveva affermato: ”Sto male ma non avendo particolari diritti sindacali sono a fare il mio lavoro”. "Mi dispiace – spiega - che anche su questo si riesca a fare una polemica su una cosa completamente inutile, non so cosa si intenda per svilire i diritti sindacali che questo governo difende molto meglio della sinistra al caviale".

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