Roberto Tortora 29 ottobre 2024
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Jannik Sinner lancia la sfida a Carlos Alcaraz nell’ultimo Masters dell’anno, quello di Parigi-Bercy, con un’ammissione importante rivelata a La Stampa: "Siamo due giocatori che in campo sviluppano un tennis differente. Io cerco di tenere il ritmo molto alto e sono molto forte di testa. Carlos predilige un tennis fisico. Al momento, secondo me, lui ha qualcosa in più sullo slice e sulle volée. Questa difficoltà che ho mi piace perché presuppone l'idea di avere ancora margini di miglioramento”.
Prima, però, c’è stato il tanto chiacchierato torneo d’esibizione in Arabia Saudita, il Six Kings Slam, vinto dall’altoatesino che ha dichiarato di non aver giocato per soldi, nonostante il premio fosse un sostanzioso assegno da 6 milioni di dollari. Sinner ha chiarito di aver sfruttato il torneo come possibilità di misurarsi con i migliori giocatori al mondo: "Non gioco per soldi. È molto semplice. Certo, è un bel premio e tutto, ma sono andato lì perché sapevo che ci sarebbero stati probabilmente i migliori sei giocatori del mondo e avrei avuto la possibilità di misurarmi con loro. È stato un bell’evento per me, ed è stata la prima volta a Riyad. Quando torni da vincitore, credo sia più importante pensare 'ok, ho giocato nel giusto modo e questo può farmi migliorare come giocatore in futuro'. Certo i soldi sono importanti ma non così tanto. Vivo una bella vita anche senza questo premio. Penso che sia molto più importante la salute e circondarmi di belle persone e della mia famiglia. Il denaro è soltanto un extra".
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Non è della stessa idea, però, Alcaraz e lo ha ammesso candidamente: "Se dicessi che sono andato in Arabia solo per divertimento, o per giocare, e mi sono dimenticato dei soldi, mentirei. Questo è ovvio… voglio dire: tutti lavorano anche per quello, così è la vita".
"Non gioco per soldi, è molto semplice": Jannik Sinner fulmina il giornalista
L’aspetto economico ha il suo peso e ci mancherebbe viste le cifre che sono in ballo, con lo spagnolo che, alla fine, ha portato a casa il suo milioncino e mezzo di dollari: "Adoro giocare a tennis, la maggior parte delle volte non penso ai soldi. Gioco per amore o per divertirmi. Ma devi essere realistico, e pensare che vuoi vincere dei soldi. Questo è Tutto. In Arabia Saudita è il premio in denaro più alto della storia, quindi è stata una buona motivazione, almeno per me…". Due linee di pensiero, due stili e due modi di vivere la vita differenti, la rivalità Sinner-Alcaraz è tutto questo, un dualismo a 360 gradi e gli appassionati di tennis, in fondo, non possono che ringraziare.