"Questa corsa è troppo serrata per i miei gusti". Michelle Obama sale sul palco insieme a Kamala Harris e manda in delirio Kalamazoo, Michigan. L'ex First Lady si rivolge soprattutto agli uomini scettici a votare la vicepresidente: "quando andate a votare scegliete su quale lato della storia stare. Un voto per Donald Trump è un voto contro" la salute delle donne. Denunciando un doppio standard, Michelle Obama - amatissima dai democratici ma finora grande assente dalla campagna elettorale - spiega come da Harris ci si attende che sia "intelligente ed eloquente, che abbia una serie di politiche chiare, che non mostri mai troppa rabbia, che dimostri più e più volte la sua appartenenza". Da Trump, un "bugiardo incompetente, definito un fascista dal suo ex capo dello staff", non ci aspetta "assolutamente nulla: nessuna comprensione della politica, nessuna capacità di mettere insieme un argomento coerente, nessuna onestà, nessuna decenza, nessuna morale", mette in evidenza. "Abbiamo bisogno di un adulto alla Casa Bianca", ha aggiunto fra gli applausi scroscianti del pubblico, che esorta a "fare qualcosa", rispolverando quel "do something" con cui ha infiammato la convention democratica. L'ex First Lady quindi ha introdotto sul palco Harris, che arriva in Michigan dopo la tappa in Texas per incassare l'appoggio di Beyoncè. "E' il momento di cantare una nuova musica per l'America", ha detto la superstar a Houston salendo sul palco con la vicepresidente fra abbracci e sorrisi. Capelli sciolti e abito nero, 'Queen B' ha esortato a votare e a respingere Donald Trump e il suo divieto di aborto. "Non sono qui come una star. Non sono qui nei panni di una politica. Sono qui come una madre che ha profondamente a cuore il mondo e i suoi figli - ha spiegato Beyoncè -. Un mondo in cui abbiamo la libertà di controllare il nostro corpo". Per Harris l'appoggio della superstar con un comizio nel Texas repubblicano è un importante successo, con il quale punta a restituire alla sua campagna lo slancio perso nelle ultime settimane e involarsi verso l'Election Day. Cerca lo sprint finale anche Trump. L'ex presidente ha concesso un'intervista fiume di tre ore al podcast di Joe Rogan, dove ha ribadito la pericolosità dei "nemici interni", ovvero i suoi nemici politici. Sono peggio del leader nordcoreano Kim Jong Un, con cui "andavo d'accordo", ha detto. A Rogan che gli chiedeva quale fosse stato il suo maggior errore, Trump ha risposto senza esitazione: scegliere delle "persone non fedeli" nel suo primo mandato. "Ho scelto alcune persone brave, altre non avrei dovuto sceglierle". Il tycoon ha poi aleggiato l'ipotesi di abolire l'imposta sul reddito federale, suggerendo il ritorno a una politica degli inizi del 20mo secolo. E si è soffermato sugli extraterrestri, non escludendo la vita su Marte: "Non c'è motivo per ritenere che su Marte e su tutti gli altri pianeti non ci sia vita". La conquista del pianeta rosso è l'ossessione del suo alleato Elon Musk, che sarà domenica al Madison Square Garden di New York insieme a Trump e al suo vice JD Vance. Intanto i cellulari di Vance e Trump sono finiti nel mirino di un gruppo di hacker cinesi, che sarebbero riusciti ad accedere ad alcuni dati, anche se - riporta il New York Times - non è chiaro quali. Le informazioni contenute nei telefoni utilizzati da un candidato alla presidenza e alla vice presidenza potrebbero essere una miniera d'oro per una qualsiasi agenzia di intelligence di un Paese ostile agli Stati Uniti.
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