22 Novembre 2024 15:59
La Procura ha ordinato esami tossicologici su una quarantina di pazienti dello stesso reparto dell’ospedale di Argenta dove si sono verificate le morti sospette di due anziani. Si procede con l’ipotesi di “maltrattamenti aggravati” per l’uso improprio di farmaci sui pazienti.
Si allarga l'inchiesta della Procura di Ferrara sulle morti sospette in corsia avvenute nel reparto lungodegenze dell’ospedale ‘Mazzolani Vandini’ di Argenta e per le quali è già indagato un infermiere. All'ipotesi iniziale del reato di omicidio, infatti, il pm ne ha aggiunta un'altra, quella di maltrattamenti sui pazienti anziani. Lo rende noto la società patrocinante che tutela le persone che hanno subito danni e che assiste le famiglie dei due anziani morti.
Il caso era emerso nel settembre scorso quando due anziani erano deceduti in circostanze considerate sospette dalla stessa Ausl che aveva fatto una segnalaziona in Procura dando il via alle indagini dei carabinieri. Nell'ottobre scorso i militari dell'arma del Nucleo investigativo del comando provinciale si erano presentati nel reparto ‘Lungodegenza Post Acuzie Geriatrica Riabilitativa' dell'ospedale di Argenta sequestrando tutte le cartelle cliniche per conto del pm.
Nel registro degli indagati era finito così un infermiere dello stesso reparto. Il sospetto è che ci si trovi di fronte a un uso improprio di farmaci da parte del personale che poi avrebbe portato alla morte dei due pazienti. Le indagini su quanto accadeva nel reparto ospedaliero ferrarese però si sono allargate e coinvolgono ora anche altri pazienti come presunte vittime di maltrattamenti.
"Stanno emergendo alcuni elementi che, se confermati, fanno venire i brividi. Noi stiamo seguendo il procedimento penale tramite il nostro legale fiduciario, Norberto Quieti, e faremo di tutto affinché emerga la verità su quanto accaduto" spiegano da Giesse. Il riferimento è all'ipotesi di reato di "maltrattamenti aggravati".
La procura infatti ha ordinato esami tossicologici su una quarantina di pazienti dello stesso reparto ospedaliero per cercare di individuare eventuali tracce dello stesso farmaco che, secondo le accuse, avrebbero assunto i due anziani morti.
Perizie medico legali a cui l’Azienda sanitaria sta collaborando pienamente. "Stiamo fornendo totale collaborazione agli inquirenti fin dall’apertura dell’indagine. L’Azienda si riserva inoltre di intraprendere, nel prosieguo dell’inchiesta, ogni possibile iniziativa a propria tutela” spiegano infatti dall'Ausl di Ferrara.