Olanda e Norvegia sospendono il Trattato di Schengen: tornano i controlli alle frontiere

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Aumenta il numero di Paesi europei che, per ragioni di sicurezza interna, ripristinano i controlli alle frontiere come avveniva un tempo

 tornano i controlli alle frontiere

Si allunga la lista di Paesi europei che reintroducono i controlli di sicurezza alle frontiere, sospendendo de jure il trattato di Schengen. Alcune nazioni europee avevano di fatto optato per un ritorno ai vecchi controlli doganali dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, ma l'elenco appare allargarsi sempre più nel tempo.

Bruxelles mette in guardia i Paesi membri

Secondo il diritto comunitario, gli Stati membri sono autorizzati a ripristinare temporaneamente i controlli alle cosiddette frontiere interne dell'UE in caso di grave minaccia, come quella alla sicurezza interna. Tuttavia, le verifiche devono essere reintrodotte come ultima risorsa in situazioni eccezionali, devono essere limitate nel tempo e i i Paesi devono dare a Bruxelles un preavviso di quattro settimane prima di limitare la libertà di circolazione.

La reintroduzione dei controlli alle frontiere interne nella zona Schengen deve essere adottata in maniera "eccezionale" ed essere "strettamente limitata nel tempo". Lo spiega la portavoce della Commissione Ue Anitta Hipper durante l'incontro con la stampa a Bruxelles, in seguito alla decisione del governo olandese di reintrodurre controlli più stringenti dal 9 dicembre prossimo all'8 giugno 2025. Questo tipo di misure, spiega Hipper, dovrebbe essere presa quando è "strettamente necessario" e in maniera "proporzionata" secondo i regolamenti europei. Ad ogni modo, serve garantire che tutti i controlli abbiano un "impatto negativo minimo": di norma, ricorda la portavoce, devono essere previste misure alternative. Da parte sua, la Commissione valuterà la notifica del governo olandese e rimarrà in stretto contatto con le autorità.

La scelta dei Paesi Bassi: Schengen sospeso a partire da dicembre

Il governo olandese ha dichiarato che introdurrà controlli supplementari alle frontiere terrestri per combattere l'immigrazione irregolare, come già avvenuto a settembre. Si tratta dell'ultima mossa volta a contenere l'immigrazione. Il ministro olandese per la Migrazione Marjolein Faber ha annunciato la svolta in un comunicato stampa dopo che ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei Ministri. La misura entrerà in vigore il 9 dicembre.

Geert Wilders, il cui partito anti-immigrazione ha conquistato la maggior parte dei seggi in Olanda, ha postato sui social media il segno della vittoria, dopo che ha chiesto la chiusura delle frontiere olandesi per più di un decennio. Faber, che rappresenta il partito di Wilders nel gabinetto, non ha specificato come verranno effettuati i controlli alle frontiere. La mossa non comporta alcun finanziamento aggiuntivo per la risposta della forza politica nazionale ai controlli di frontiera. I Paesi Bassi hanno centinaia di valichi di frontiera con la vicina Germania e il Belgio, presso i quali la polizia effettua controlli a campione.

Anche Oslo sospende Schengen

La Norvegia ha deciso di prorogare le ispezioni alle frontiere con i paesi Schengen confinanti per altri 20 giorni, fino al 1 dicembre 2024. Annunciando la proroga, il ministro norvegese della Giustizia e dei Servizi di emergenza, Emilie Mehl, ha affermato che questa misura viene prorogata nel tentativo di garantire una maggiore protezione ai cittadini del Paese contro eventuali atti di terrorismo, riporta Schengen News.

La Norvegia ha inizialmente introdotto i controlli alle frontiere interne a ottobre. La misura avrebbe dovuto rimanere in vigore solo fino al 22 del mese scorso, ma tenendo conto della situazione, è stata prorogata fino all'11 novembre e poi fino al 1° dicembre.

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