Federcontribuenti tappezza le città con manifesti contro il concordato preventivo biennale. Ma è solo una trovata per carcere nuovi clienti
Non è un invito esplicito a non pagare le tasse, ma poco ci manca. La non meglio precisata Federcontribuenti, una delle tante associazioni che si ergono a difesa dei consumatori con ambizioni generose che però mai verranno appagate, ha avuto la bella idea di colorare la città con striscioni nei quali campeggia più che un consiglio, un imperativo: "Concordato preventivo biennale, non cadere nella trappola", firmato Federcontribuenti. A fianco la sigla del sito Cpb.Tax. Che ci precipitiamo a compulsare per capire di più. E subito compare l’invito, ancor più esplicito: "Hai sentito parlare del Concordato Preventivo Biennale, ma ti sei chiesto se è davvero la scelta giusta per la tua impresa? Dietro l’apparente promessa di stabilità e semplificazione fiscale si nascondono rischi che potrebbero compromettere il futuro del tuo business". Dunque lo scopo diretto dell’invito è favorire il fallimento dell’iniziativa. Oibò, rischi che potrebbero compromettere il futuro dei tuoi affari? Affermazione grave.
Ora, che la proposta di sanatoria fiscale varata dal governo sia un po' farraginosa è un fatto, tanto è vero che si sono rese necessarie più correzioni al provvedimento. Né si esclude che ne vengano apportate altre in occasione della riapertura dei termini. Ma affermare che aderirvi rischia di compromettere il futuro dell'impresa, vuol dire che si pensa che lo Stato stia tendendo una trappola persino contro se stesso. Scorriamo la pagina, ed ecco comparire un prima sintetica spiegazione: "Nel nostro Report scoprirai come il Concordato Preventivo, presentato come una soluzione vantaggiosa, possa in realtà rivelarsi una trappola fiscale che ti obbliga a pagare imposte anche se la tua impresa non produce i risultati attesi". Ah, la cosa ora appare più chiara, soprattutto se l'occhio si sposta sulla destra e legge una scheda che chiede i tuoi dati anagrafici onde farti aderire all'associazione. Ovvero, a diventare cliente di Federcontribuenti.
Sospiro di sollievo, le minacce di ritorsione che sarebbero furbescamente celate nel testo del provvedimento sono frutto di una lettura estrema che serve a spaventare i non addetti ai lavori per
indurli ad aderire all’associazione. Insomma, uno specchietto per le allodole concepito da un gruppo di commercialisti sfigati in cerca di clienti. Comunque l'idea degli striscioni è davvero suggestiva. Bravi.