Michele Zaccardi 27 ottobre 2024
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C’è pure l’ex sindaco di Milano, Letizia Moratti, tra gli spiati dalla (presunta) associazione a delinquere messa in piedi, tra gli altri, dal presidente di Fiere Milano, Enrico Pazzali. Su richiesta di quest’ultimo, socio di maggioranza con il 95% delle quote dell’agenzia di investigazioni private Equalize (destinataria di un provvedimento di sequestro), Carmine Gallo, l’ex “super poliziotto” ora finito ai domiciliari nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano e della Direzione nazionale antimafia, avrebbe effettuato «accertamenti» su persone «vicine politicamente» all’ex ministra, attualmente europarlamentare con Forza Italia, quando era candidata alle elezioni regionali lombarde del 2023.
Per i pm, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, Pazzali (che è indagato) voleva «reperire qualche notizia» da banche dati «idonea a mettere in cattiva luce l’immagine di Letizia Moratti, favorendo così la candidatura di Attilio Fontana (attuale governatore della Lombardia, ndr)». Secondo l’accusa, infatti, la società Equalize sarebbe servita a Pazzali per «raccogliere notizie» sul conto di «competitors politico-economici» suoi e di «soggetti politicamente legati» a lui, «come ad esempio Fontana Attilio, attuale presidente della Regione Lombardia», estraneo alle indagini.
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Nelle carte si legge che nell’ottobre del 2022, come risulta dalle intercettazioni, Pazzali contattò Gallo per «ottenere informazioni riservate» su «persone legate a Moratti Letizia», in particolare su componenti del consiglio direttivo di Lombardia Migliore, lista che promuoveva la candidatura dell’ex sindaca. Pazza li chiedeva a Gallo se avesse «qualcuno d’interessante da verificare». E l’ex poliziotto rispondeva: «Sì, sì li guardo tutti». Gallo, tra l’altro, secondo i pm, già nell’estate precedente «aveva cominciato ad effettuare degli accertamenti sulle persone vicine politicamente» a Moratti. Anche il cantante Alex Britti è stato attenzionato dalla organizzazione composta da ex appartenenti e appartenenti alle forze dell’ordine, consulenti informatici e hacker, che avrebbe lavorato per Equalize srl, la società di investigazione milanese di proprietà di Pazzali. Fulvio Pravadelli, ex Publitalia e dg della Veneranda Fabbrica del Duomo, tra i circa 60 indagati, ha chiesto, si legge nell’ordinanza, «di acquisire informazioni pregiudizievoli sul conto del noto cantautore» che si stava separando da sua figlia.