?Riccardo Penzo si laurea in violino e organizza un concerto in terrazza per scusarsi con i vicini: hanno ascoltato ore di prove

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CHIOGGIA - “Silenzio! Suona Riccardo”. E’ stata quasi una parola d’ordine quella che, domenica mattina, ha “fermato” calle Gambari. Non è passata neppure una moto, le automobili hanno fatto marcia indietro, i residenti si sono seduti sulle sedie nel campiello, o affacciati alle finestre, i turisti si sono fermati e hanno messo mano alla telecamera. Tutti ad ascoltare e riprendere Riccardo Penzo e il suo violino. Chi abbia vissuto, per un certo tempo, nei pressi di un conservatorio ha sicuramente provato il “brivido” di ascoltare gli aspiranti musicisti e cantanti, intenti alle loro prove di strumento o ai loro vocalizzi. Esibizioni non sempre perfette, che possono durare ore e, per dirla tutta, talvolta disturbanti. Nella sua casa, in calle Gambari, Riccardo ha provato e riprovato per sette anni, con passione, impegno e fatica e, dopo la laurea triennale in violino, al conservatorio Buzzolla di Adria, di recente, ha conseguito quella magistrale al conservatorio Tomadini di Udine, con 110 e lode e menzione speciale della commissione.

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La storia

«Così ho pensato - dice Riccardo - che fosse giusto ringraziare i vicini di casa che mi hanno “sopportato” per tutto questo tempo. In anni di studio e di pratica tra queste mura, ho sempre sentito il calore e la pazienza della mia comunità». In pochi giorni è partito il passaparola. «Venite domenica mattina – abbiamo detto, io e i miei genitori, ai vicini – e portatevi una sedia per ascoltare il concerto. Una vicina gentile – continua Riccardo – ci ha prestato la terrazza che dà sulla calle, e io e il mio amico pianista Alex Bacci abbiamo suonato. Io ho eseguito gli stessi brani che avevo presentato all’esame di laurea, in particolare la Sonata n. 1 di Johann Sebastian Bach e con Alex abbiamo fatto dei brani più “leggeri”, come Morricone, ecc. Vedere così tanti vicini seduti in calle, pronti ad ascoltarmi, è stato un regalo che non dimenticherò mai».

Concerto improvvisato

Le note del concerto improvvisato e la visione di tutte quelle persone sedute In cerchio sotto la terrazza, hanno presto attirato l'attenzione di curiosi e turisti di passaggio che, fermatisi, sono rimasti colpiti dalla particolarità di quell'incontro, che è andato ben oltre le aspettative dei partecipanti. L'evento ha trasformato un angolo di città in un’occasione di condivisione e cultura, donando a tutti i presenti un’esperienza inaspettata di bellezza, riconoscenza e vicinanza. Alla fine l’immancabile aperitivo, anch’esso improvvisato, con gli stuzzichini preparati in casa e qualche spettatore che ha voluto fare un piccolo regalo a Riccardo, per ricambiare il suo ringraziamento musicale. «Grazie a tutti, di cuore, - conclude Riccardo - per essere stati il mio primo pubblico e per aver trasformato questa calle nel luogo più speciale dove suonare. Un ringraziamento anche ad Alex Bacci, che ha reso questa esperienza ancora più memorabile con il suo talento al pianoforte. Spero di aver trasmesso ai miei vicini almeno un po' della mia gratitudine».

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